Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 22 Gennaio 2016
Tagli alle società partecipate: «Secam a posto»
Il fatturato è ampiamente sopra il milione di euro e per quanto riguarda il consiglio di amministrazione è composto da cinque membri. «Eventualmente - dice l’assessore sondriese Busi - se la normativa prevede l’introduzione di un amministratore unico, l’assemblea dovrà procedere alla deliberazione, tutto qui».
Ci sono anche le società partecipate da Stato ed enti locali nel mirino della riforma della Pubblica amministrazione i cui decreti attuativi sono stati approvati mercoledì sera dal Consiglio dei ministri.
Nello specifico è adottato un Testo unico che si applica a società di capitali, che siano Spa o Srl, e che prevede la drastica riduzione delle società partecipate inutili: le scatole vuote, le società inattive, le micro e quelle che non producono servizi indispensabili alla collettività. Tutte le amministrazioni pubbliche dovranno dunque fare una ricognizione delle loro partecipazioni societarie ed entro un anno eliminare quelle non strettamente necessarie, quelle che fatturano meno di un milione di euro o che hanno più amministratori che dipendenti. Su un totale di circa 8000 società - con 26.500 consiglieri ed un costo stimato per la collettività di 2,5 miliardi - il governo conta di tagliarne circa 2-3 mila. Prevista anche una drastica riduzione del numero dei consiglieri con l’introduzione della figura dell’amministratore unico oppure, a seconda dei casi, di un cda composto al massimo 5 membri. Per loro verranno fissati anche nuovi massimi nelle retribuzioni ed il divieto esplicito a buone uscite e premi a fronte di bilanci in rosso.
Nel caso di Sondrio il pensiero è andato subito a Secam, la società interamente pubblica di cui Provincia e Comuni sono soci, «ma che - dice l’assessore al Bilancio di palazzo Pretorio Gianpiero Busi - è in regola». Il fatturato è ampiamente sopra il milione di euro e per quanto riguarda il consiglio di amministrazione è composto da cinque membri. «Eventualmente - dice Busi - se la normativa prevede l’introduzione di un amministratore unico, l’assemblea dovrà procedere alla deliberazione, tutto qui».
D’altro canto, il Comune di Sondrio tra il 2013 e il 2014, rispondendo agli obblighi di legge, aveva già dismesso le sue quote societarie in partecipate come Aviovaltellina e Golf club, piuttosto che Provinea.
«Che ci siano società partecipate che rappresentano uno sperpero è un dato di fatto - commenta il sindaco Alcide Molteni il decreto della riforma Madia -, e spero che si intervenga su quelle realtà e non su società come le nostre, e penso a Secam piuttosto che ad Aevv, che sono sane ed offrono servizi di qualità a tutti i cittadini».
Quanto alla composizione dei consigli di amministrazione, Molteni ritiene quantomeno «singolare» la regola per cui non possano essere indicati pensionati per i posti nel cda. «Spero che questa norma venga rivista - dice - perché non è facile trovare giovani che abbiano la possibilità di dedicarsi a tempo pieno a queste attività».n
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