Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 16 Novembre 2014
Tagli alla Provincia, appello di Della Bitta ai senatori
Il numero uno di palazzo Muzio scrive ai parlamentari valtellinesi chiedendo loro l’impegno per evitare la sforbiciata di undici milioni contenuta nella legge di stabilità e raccoglie subito il «presente» del leghista Crosio.
Gioca facile Jonny Crosio, eletto a palazzo Madama con la Lega Nord, lo stesso partito grazie al quale Luca Della Bitta è stato scelto per succedere a Sertori, promettendo il proprio impegno a favore di Valtellina e Valchiavenna. Ma intanto lo fa.
La questione è sempre la stessa: i tagli previsti dalla legge di stabilità del Governo che per la Provincia di Sondrio ammontano a 11 milioni di euro.
Una cifra importante senza la quale, garantire i servizi in capo all’ente di palazzo Muzio diventa complicato. Ecco quindi la decisione di Della Bitta di rivolgere il proprio appello ai tre senatori locali in una lettera scritta, come dice lui stesso, a nome di tutta la cittadinanza provinciale: dagli studenti delle scuole superiori agli alunni disabili passando per gli automobilisti, i cacciatori e i pescatori.
«Senza gli undici milioni la Provincia muore - scrive Della Bitta -.Ma il vero dramma è che vengono meno i servizi ai cittadini. Chi si occuperà di trasporto pubblico locale, di assistenza ai disabili, di lavoro, di formazione professionale, di caccia e pesca, di agricoltura... della manutenzione delle strade, di cura del territorio e molto altro? Il taglio alle Province è un taglio ai servizi per i nostri cittadini. Ed è anche un taglio alla sicurezza perché fa mancare le risorse necessarie per gli interventi di protezione civile».Da qui la richiesta «di porre in essere ogni azione possibile per rivedere le scelte contenute nella bozza di legge di stabilità e per conquistare l’autonomia che spetta ad una provincia interamente montana come la nostra».
Una richiesta alla quale Crosio risponde immediatamente con un’adesione incondizionata. «L’appello lanciato dal presidente Della Bitta è il mio e deve essere di tutti i convalligiani come dei rappresentanti istituzionali - scrive Crosio -: chiunque abbia a cuore il futuro della nostra valle non può che raccoglierlo e impegnarsi in tutti i modi, ciascuno nel proprio ruolo, attivandosi a qualunque livello, per impedire che i tagli annunciati dal Governo Renzi provochino danni irreparabili».
Secondo Crosio non si tratta di voler difendere o meno un ente, di battersi per identità culturale o per una Provincia «che ha sempre utilizzato al meglio le risorse, con efficacia ed effiicienza», ma piuttosto assicurare i servizi.
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