Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 12 Gennaio 2017
Superticket, vantaggi per 89mila cittadini
Tanti sono gli abitanti di Valtellina e Valchiavenna attualmente non esentati dal pagamento degli esami. Previsto un risparmio per una prestazione medica su cinque tra le quali Tac, risonanza magnetica e colonscopia.
Da febbraio in Lombardia arriva una riduzione dei costi del superticket, introdotto nel 2011: la cifra massima da pagare scenderà da 30 a 15 euro e questa misura sarà valida per tutti i cittadini che non godono di esenzione.
Attualmente, chi non è esentato e si sottopone a un esame paga un ticket fino a 36 euro a cui, a seconda della tipologia di prestazione necessaria, si aggiunge un ulteriore costo, quello del superticket, che attualmente può ammontare fino a un massimo di 30 euro. Dal mese prossimo, invece, la spesa massima per il superticket sarà di 15 euro, indipendentemente dal reddito del paziente. Va subito precisato, comunque, che nulla cambierà nei casi in cui l’importo necessario per il superticket sia inferiore ai 15 euro.
Ad esempio per una radiografia al polso si pagheranno sempre 20,15 euro e lo stesso per una visita oculistica (22,5 euro più sei euro di superticket) o una visita ginecologica (31,65 euro di ticket più nove euro di superticket). Sia per una risonanza magnetica alla colonna sia per una tac al torace, invece, si risparmieranno 15 euro visto che il superticket scenderà dai 30 ai 15 euro attuali (il ticket rimarrà di 36 euro); spesa inferiore di qualche euro per una colonscopia, per la quale l’importo del superticket scenderà dai 22,8 attuali ai 15 euro; risparmio molto più contenuto, infine, per un’ecografia all’addome superiore con l’importo del superticket che scenderà da 15,3 a 15 euro. In media i cittadini non esenti potranno risparmiare per una prestazione medica su cinque, in pratica tutte quelle con un superticket attualmente superiore ai 15 euro, quindi le più costose.
Per capire quanti cittadini sono interessati da questa novità che prenderà il via a inizio febbraio, basti pensare che (dati relativi ad aprile 2016) nell’Ats della montagna, comprensiva di 168 Comuni di cui 77 in Valtellina e Valchiavenna, 49 nel Medio e Alto Lario e 42 in Valcamonica, su un totale di 337.921 assistiti quelli con esenzione erano 177.674; di questi, 148.938 erano esenti per reddito, 94.835 erano esenti per patologia e 33.381 esenti invece per status, cioè per la loro età anagrafica.
Limitandosi, invece, alla sola provincia di Sondrio e dunque alla vecchia “Asl”, su 181.991 assistiti quelli esenti erano 92.135 di cui 63.105 per reddito, 47.607 per patologia e 20.763 per status. Sarà dunque il restante 50% circa a usufruire della riduzione del superticket per non esenti che entrerà in vigore in Regione a partire dal prossimo 1 febbraio.
«Si tratta - ha sottolineato il segretario generale della Fp (funzione pubblica) Cisl Marco Contessa - di un piccolo passo nella direzione che noi in realtà auspichiamo da tempo. Di certo non si butta via nulla, ma noi del superticket avevamo già chiesto in precedenza l’abolizione e avevamo chiesto anche altre misure a favore dei redditi più bassi, delle disabilità e dei soggetti non autosufficienti. Gli impegni di Regione Lombardia erano altri e fin qui sono stati disattesi».
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