Sulle biciclette costruite con i rottami
Alla scoperta dei tesori del territorio

L’idea “Stazioni” per le due ruote a Merate, Cernusco, Missaglia e nei parchi regionali

Promuovere la mobilità sostenibile; incentivare il riciclo; coinvolgere ragazzi diversamente abili.

Tre obiettivi importanti per il progetto “Dinamo in Comune” con il quale nei prossimi giorni la cooperativa Paso di Paderno d’Adda parteciperà a un bando promosso da Fondazione Cariplo.

Oltre ai ragazzi seguiti dalla cooperativa, che già sono impegnati in un’attività legata al mondo delle biciclette, verranno coinvolte anche le amministrazioni comunali di Merate, Cernusco, Missaglia e i due parchi del Curone e dell’Adda.

Parla il presidente

«Il progetto - spiega il presidente della cooperativa Paso, Raffaele Pirovano - si articola come un potenziamento e ampiamente di quello che, alcuni anni fa, ci aveva portato a realizzare la ciclo-stazione a Cernusco Lombardone. L’allestimento è finalmente terminato e, a breve, dovremmo aprire. Ci manca solo la valutazione e l’organizzazione del gruppo lavoro. Il progetto “Dinamo in Comune”, che speriamo possa essere finanziato da Fondazione Cariplo, ha un costo di circa 100 mila euro e, come detto, ha diversi obiettivi».

Secondo il piano, che potrà essere modificato in corso d’opera, si prevede la realizzazione di alcune stazioni in punti strategici del territorio. «Li stiamo valutando - prosegue Pirovano - ma grosso modo li abbiamo già decisi. Due dovrebbero essere a Merate, uno vicino all’ospedale e un secondo in centro; quindi ne prevediamo un altro a Cernusco, in centro, uno a Missaglia e poi altri due rispettivamente a Montevecchia e a Paderno, in modo da collegare il parco del Curone con il parco Adda Nord».

Particolarmente interessante l’idea di non acquistare le biciclette ma di costruirle assemblando pezzi “raccolti” nei centri gestiti da Silea. Recuperando un manubrio qui, una cerchione là, un pezzo di cambio da un’altra parte e il telaio da una quarta, la cooperativa conta di riuscire a mettere insieme una trentina di biciclette, di cui quindici muscolari e altre quindici da attrezzare con il kit per la pedalata assistita.

Il progetto dovrebbe avere un costo di circa 100 mila euro e alla Fondazione si chiede un contributo fino all’80 per cento. «Se otterremo il finanziamento - continua Pirovano - potremmo il progetto potrebbe essere operativo già il prossimo gennaio. Per allora, dovremmo anche stabilire le modalità di affitto delle biciclette, che potrebbero essere messe a disposizione dei fruitori attraverso piattaforme e applicazioni per smartphone già disponibili».

La richiesta

Agli amministratori locali, a cui per ora è stata richiesta soltanto la disponibilità degli spazi dove collocare le ciclostazioni, l’idea è piaciuta tantissimo e subito l’hanno sposata.

Conferma l’assessore di Merate Fabio Tamandi: «Noi ci stiamo senz’altro perché l’idea ci piace. Se poi, in futuro, dovremo impegnarci anche economicamente per ampliarla, nel momento in cui i report saranno positivi, come speriamo, siamo certamente favorevoli».

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