Suello: "Risarcimento morale
agli schiavi di Hitler"

Furono deportati durante la seconda Guerra mondiale nei lager come «internati militari»: per documentare questa loro condizione e candidarli all'onorificenza - ancorché postuma - per le sofferenze patite è stato necessario un massiccio lavoro di ricerca

SUELLO Sono state spedite le 14 domande per il conferimento di altrettante medaglie per risarcire, almeno moralmente e purtroppo tardivamente, i numerosi «schiavi di Hitler» che il piccolo paese di Suello ha donato - suo malgrado - alla Germania nazista.

Furono deportati durante la seconda Guerra mondiale nei lager come «internati militari»: per documentare questa loro condizione e candidarli all'onorificenza - ancorché postuma - per le sofferenze patite è stato necessario un massiccio lavoro di ricerca intrapreso dall'amministrazione comunale e dai giovani già impegnati a raccontare «il Novecento a Suello», un'interessante ricerca composta da filmati e materiale parzialmente già reso pubblico qualche mese fa in una partecipatissima serata e, lo scorso gennaio, attraverso una mostra allestita nella nuova sede delle associazioni (ricavata nelle ex scuole).

Gli «schiavi di Hitler» sono quasi tutti morti, ma sopravvivono i loro famigliari, gli amici e i discendenti: almeno a loro verrà resa giustizia. Nel complesso, furono oltre seicentomila gli italiani internati dalle forze armate tedesche e massicciamente impiegati nella produzione bellica, nell'industria, nell'agricoltura: nell'intera macchina, insomma, che mosse il Reich.

Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola venerdì 30 marzo.

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