Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 27 Ottobre 2014
Strada e polemiche: «Proposto solo un dialogo di facciata»
Il sindaco di Castione critica l’ordine del giorno che sarà portato venerdì in consiglio a Sondrio - «Dovrebbe esserci una totale apertura e non una preclusione a priori al progetto».
«Più che una mano tesa, questa mi sembra una sonora presa in giro». Continua a far discutere la futura strada di collegamento tra Piastorba e Prà della Piana che il Comune di Castione intende realizzare a circa 1.600 metri di quota, nei confronti della quale il Comune di Sondrio ha espresso parere negativo: senza mezzi termini il sindaco Massimiliano Franchetti critica l’ordine del giorno che la maggioranza consiliare sondriese, insieme all’esponente del Movimento 5Stelle Matteo Barbieri, porterà in consiglio venerdì prossimo a palazzo Pretorio, documento con il quale si chiede di aprire un confronto sulla pianificazione tra l’amministrazione del capoluogo e quella “vicina di casa”, dopo l’acceso botta e risposta intercorso alcune settimane fa sugli organi di stampa tra Franchetti e il sindaco di Sondrio Alcide Molteni.
«Se di dialogo vogliamo parlare, sia chiaro – pone l’accento Franchetti –, non mi sottraggo al confronto, dovrebbe esserci totale apertura da parte del Comune di Sondrio e non una preclusione a priori al progetto». Secondo il primo cittadino, nell’ordine del giorno non si intravede alcuna apertura: «Quello che ho letto sulla stampa locale – il riferimento va all’articolo sull’odg pubblicato su queste colonne giovedì - è solo formalmente un tentativo di rilanciare un dialogo con il Comune di Castione, visto che si invita la giunta e il sindaco di Sondrio a dialogare sì con l’amministrazione che io rappresento, partendo però dal presupposto che Castione accantoni l’idea di realizzare la strada».
Che faccia cioè dietrofront, quando invece al contrario l’amministrazione Franchetti è intenzionata a proseguire spedita verso la realizzazione della strada, che interessa per circa 550 metri, un terzo del suo tracciato – motivo del contendere – il territorio comunale sondriese. «Ripeto, non mi sembra ci sia una seria volontà di dialogo, piuttosto l’amministrazione del capoluogo con questo ordine del giorno sta cercando di imbonirsi l’opinione pubblica».
E incalza: «La sostanza delle carte è un’altra: tendono una mano per dirci che la strada non la dobbiamo fare. Vorrei ricordare che quando Sondrio ha deciso di fare qualcosa che potesse interessare il nostro territorio, non ci ha mai interpellato. Solo per portare un esempio concreto penso a quando Sondrio ha realizzato il circuito delle incisioni rupestri come si legge sul cartello che hanno posizionato in località Ganda, sul nostro territorio. Nessuno ha chiesto nulla al Comune di Castione per mettere quel cartello». Sostanzialmente, «è solo un dialogo di facciata quello che propongono alla nostra amministrazione e preferisco non entrare nel merito della concezione demenziale della montagna che ritengono Castione abbia: rimando ogni accusa al mittente, ricordando che il mio Comune non vuole una montagna da cartolina come Sondrio, ma una montagna che sia viva, dove la gente possa vivere dignitosamente e produrre il proprio reddito. Se se ne vuole parlare io sono qui».
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