
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 17 Marzo 2021
Stop AstraZeneca
Ferme in provincia
mille vaccinazioni
Sono state sospese 600 somministrazioni tra il personale della scuola, 400 tra gli altri. Ora si aspettano le conclusioni dell’Agenzia europea
Sono almeno mille le persone in lista d’attesa, in provincia di Sondrio, per la somministrazione della prima dose di AstraZeneca. Di queste, 600 appartengono al mondo della scuola, fra personale docente e non docente, e 400 alle altre categorie per le quali era in corso la campagna vaccinale.
In particolare si tratta di quelle previste nella fase 1 bis, cioè operatori sanitari extra ospedalieri, appartenenti alle forze di polizia, ad esempio alla polizia locale, e al mondo del volontariato, con particolare riguardo ai componenti la Protezione civile provinciale.
Il via libera
Tutte queste persone dovranno attendere il via libera alla ripresa della vaccinazione con AstraZeneca da parte dell’Agenzia europea del farmaco, l’Ema, e quindi, a cascata, dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco. Anche se non tutti, in questo momento, fremono per esser vaccinati col prodotto finito sotto accusa.
Basti dire che, in 205, fra i prenotati per la vaccinazione nelle giornate di sabato e di domenica, non si sono presentati, nelle sessioni dedicate al personale scolastico allestite nelle città capoluogo di mandamento, con il maggior numero di defezioni concentrato su Sondrio. Al Policampus erano attesi in 650, fra personale docente e non docente, e se ne sono presentati 520.
Solo grazie alla prontezza degli organizzatori la campagna e alla disponibilità dei volontari della Protezione civile è stato possibile non disperdere preziose dosi di vaccino, inoculandole al personale dei gruppi di Protezione civile subito “allertati”. Abituati, come sono, a farsi trovare pronti, lo sono stati, non solo nell’allestimento e nel presidio dei luoghi, ma anche nel tamponare le falle create in fase di somministrazione.
La speranza è che la campagna possa riprendere a stretto giro di posta e in sicurezza, ma perché ciò accada, occorre attendere le determinazioni dell’Ema e dell’Aifa.
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