Stop ai cellulari in classe e ritorno dei diari cartacei, sì dei presidi valtellinesi

Arriva da Roma lo stop ai cellulari in classe anche a fini educativi e didattici e la raccomandazione, per il nuovo anno scolastico, di annotare i compiti sul diario. Ma sono già sul pezzo i dirigenti degli istituti comprensivi di Sondrio. Tant’è: non li coglie impreparati la recente circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in cui dispone che i cellulari siano vietati nelle classi almeno sino alla terza media e, al fianco del registro elettronico, fa tornare in auge il diario cartaceo. Disposizioni, queste, promosse a pieni voti dai presidi interpellati.

«Al fine di sostenere fin dai primi anni della scuola primaria e proseguendo nella scuola secondaria di primo grado, lo sviluppo della responsabilità degli alunni nella gestione dei propri compiti dosando, al contempo, il ricorso della tecnologia, si raccomanda di accompagnare la notazione sul registro elettronico - si legge testualmente nella circolare di Valditara - delle attività da svolgere a casa con la notazione giornaliera su diari o agende personali».

«Condivido pienamente - dice Ombretta Meago, dirigente del comprensivo Sondrio Centro - La compilazione del diario è già buona prassi nelle nostre scuole: ne evidenzio l’importanza, proprio in virtù dell’autonomia di ogni studente, ai genitori e ai docenti lungo tutto il corso dell’anno» assicura, anticipando che, alla ripresa delle lezioni, la circolare in questione sarà pubblicata sul registro elettronico per opportuna conoscenza di tutte le parti in causa, in primi alunni, poi docenti e famiglie.

«Ritengo che l’uso del diario scolastico per annotare le attività da svolgere a casa sia una buona occasione per accrescere l’autonomia degli alunni nella gestione degli impegni scolastici - dichiara Daniela Montinaro, preside dell’istituto comprensivo Paesi Orobici -. In questo modo non devono necessariamente consultare il registro elettronico». Tra l’altro nell’istituto diretto da Montinaro «viene utilizzato il diario di istituto sia nella scuola primaria sia nella scuola secondaria di primo grado. La copertina presenta i disegni migliori che vengono realizzati dagli alunni» nell’ambito di un progetto che coinvolge tutto il comprensivo.

Per quel che riguarda i cellulari da tempo il divieto dell’uso in classe è stato messo nero su bianco nei regolamenti di ogni istituto. «Le scuole dispongono del regolamento di istituto in cui si vieta l’utilizzo del cellulare - conferma Montinaro -; alla luce dei progetti sostenuti dal Pnrr e ai Dm 65 e 66 del 2023 non abbiamo bisogno di dispostivi esterni (smartphone, nda) per la didattica».

Nella circolare di Valditara l’uso di computer e di tablet è invece contemplato ai fini della didattica: «Sotto la guida degli insegnanti lo si fa in classe in maniera costruttiva e laboratoriale. Si usa il pc come strumento tecnologico a livello di innovazione, veicolato sempre dal docente» prosegue Montinaro. «L’uso dei tablet in nostra dotazione, non collegati alla Rete, è importante per gli alunni stranieri - per sviluppare progetti di apprendimento di “italiano lingua 2” – sottolinea Meago -, anche perché è possibile modificare la tastiera per ragazzi di madrelingua cinese o giapponese per esempio».

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