
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 26 Luglio 2014
«Stelvio e Gavia a pagamento
per mantenere il Parco unito»
Se fa piacere che la Lombardia sia stata equiparata alle province autonome di Trento e Bolzano per la gestione futura dell’area protetta, rimangono molti dubbi sulla frammentazione
Se fa sicuramente piacere che la Regione Lombardia sia stata equiparata alle province autonome di Trento e Bolzano per la gestione futura dell’area protetta, rimangono molti dubbi, per non dire contrarietà, sulla frammentazione in tre settori di quello che, fino ad oggi, era un Parco unitario.
La commissione paritetica dei dodici sta continuando a lavorare per un Parco diviso in tre settori - gestione confederata come viene definita -, cosa che comunque non fa piacere in primis al presidente del Consorzio del Parco Ferruccio Tomasi.
«Mi riservo di guardare bene gli atti prima di commentare la portata dell’emendamento approvato a Roma – il suo commento a caldo- ; rimane il fatto che la commissione continua a proporre un Parco spezzatino, non più unitario nella sua visione generale». Relativamente alla gestione del Parco, proprio questa settimana la commissione ambiente del Senato ha approvato un emendamento presentato dalla Svp e dalla Lega Nord, che autorizza la partecipazione della Lombardia all’intesa originariamente prevista esclusivamente tra lo Stato e Trento e Bolzano.
E se c’è chi definisce la nuova visione dell’area protetta come quella di un “parco unitario ma confederato”, con larga autonomia gestionale ai singoli territori, per le associazioni ambientaliste facendo così si vanificano anni di storia e di decisioni univoche. La questione è stata al centro di un convegno promosso a Bormio nel maggio scorso dove sono state poste molte domande rimaste senza risposta.
Proprio della necessità di una visione unitaria a tutti gli effetti del Parco si parlerà domani alle 17, alla sala terme di Bormio, nell’ambito di un convegno promosso dal Club alpino italiano su presente e futuro del Parco nazionale dello Stelvio. Per l’occasione saranno presenti i componenti della commissione centrale tutela ambiente montano del Cai. «Il Parco nazionale dello Stelvio - ha dichiarato Erminio Quartiani, delegato per i rapporti con gli enti pubblici e per l’ambiente del Cai - è strategico anche nelle relazioni con l’Europa, in quanto è collegato con altre aree protette europee (Parco nazionale svizzero). Per il Cai, inoltre, ha anche un valore storico visto che lo ha promosso insieme al Touring Club Italiano nel 1935. Queste sono tutte ragioni che ci fanno propendere per una unitarietà nella sua gestione».
E Quartiani ha alzato il tiro:«Dato che la norma dello smembramento è inserita nella legge di stabilità 2014, immagino che la motivazione di tale decisione sia da ricercare nella mancanza di fondi per gestire il Parco. Allora – ha anticipato - se la questione è semplicemente economica, a Bormio proporrò di istituire il pagamento di un pedaggio per chi percorre la strada del passo dello Stelvio e quella del passo Gavia. Il ricavato sarebbe da destinare alle misure contro il dissesto idrogeologico nel territorio del Parco e per la manutenzione dei suoi sentieri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA