Economia / Valsassina
Sabato 25 Gennaio 2014
Stavolta pare proprio fatta
Norda si beve la Sangemini
La ditta valsassinese vicina all’accordo con il tribunale di Terni
Un’acquisizione che completa la presenza sul mercato nazionale
La Norda salverà Sangemini, anche se i sindacati e i lavoratori umbri manifestano qualche perplessità.
L’accordo è vicino, anche se c’è parecchia riluttanza ad accettarne i contenuti previsti dal gruppo di Pessina. Il tribunale fallimentare di Terni nei giorni scorsi ha ammesso l’istanza di concordato presentata dalla società delle acque minerali Sangemini solo sulla base di un’offerta vincolante di affitto di un ramo d’azienda del gruppo Norda, che aveva manifestato interesse questa estate, ma poi aveva fatto un passo indietro quando aveva visionato i conti di Sangemini.
Il gruppo umbro ha un passivo di oltre 114 milioni e un attivo liquidabile di poco superiore ai 16 milioni. I sindacati stimano che circa la metà del debito sia in carico a Unicredit. I creditori sono stati convocati dal giudice fallimentare per il 6 marzo in prima udienza.
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