Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 07 Settembre 2018
Statale del Foscagno, si rifà l’asfalto
«Hanno accolto le nostre richieste»
Livigno, operai al lavoro: «Hanno anche fresato in profondità: un’opera fatta bene». Galli: «Chi passa per lavoro e i turisti potranno finalmente trovare una strada ottima».
L’Anas ha ripreso l’asfaltatura della statale 301 del Foscagno: dopo la sosta di agosto con l’inizio di settembre sono ritornati gli operai. La scorsa primavera il vice presidente della Comunità Montana Alta Valtellina di Bormio, Remo Galli, aveva tuonato contro le condizioni dell’asfalto e le sue buche infinite e Anas aveva deciso di intervenire. A luglio sono stati rifatti i primi 2 chilometri, dalla zona di Teola di Livingo a Trepalle. In questi giorni i mezzi pesanti utilizzati per asfaltare sono giunti all’altezza della dogana del passo del Foscagno. «Sono molto felice, Anas sta facendo un ottimo lavoro - afferma Galli -. Gli operai non si stanno limitando a posare un sottile manto di asfalto, ma hanno fresato, andando in profondità per una quindicina di centimetri: dodici sono di sottofondo detto bainder e tre di fondo vero e proprio. Davvero un’opera fatta bene». Dopo aver “sdoganato”, gli operai dovranno completare l’opera fino ad Arnoga, asfaltando ancora 4 km di strada statale».
Per il vice presidente questi lavori sono una battaglia vinta. «Grazie a tutti per aver letto e ascoltato le mie lettere di sollecito, ma non ci siamo limitati a quelle perché abbiamo incontrato a Milano e Roma i vertici regionali di Anas per riuscire a sbloccare l’intervento. Non abbiamo lasciato nulla di intentato e siamo stati premiati. Un lavoro che non si è limitato al semplice tappetino, ma hanno anche creato il sottofondo. Sono sicuro che in questo modo avremo una strada ottima durante l’ inverno e soprattutto la prossima primavera. Per noi che transitiamo spesso dal passo del Foscagno per recarci al lavoro e per i tanti turisti che avranno finalmente una strada decente e sicura».
Una viabilità decorosa è di primaria importanza per le località che vivono di turismo e non possono certamente permettersi di perdere appeal solo perché i turisti sono scoraggiati dal dover affrontare strade in stato non ottimale per la scarsa manutenzione. Livigno deve già fare i conti con una strada del Gallo che questa estate ha dovuto restare chiusa più giorni per le frane e ha bisogno di certezze per la statale del Foscagno. «Siamo gente di montagna che vorrebbe nuovi collegamenti, per fare un esempio il traforo dello Stelvio, ma che pretende fortemente che almeno le strade che ci sono già vengano almeno tenute bene, perché noi viviamo di turismo. Di fronte all’efficienza di questo intervento posso dire con fermezza che questa è l’Italia che più mi piace: ci hanno ascoltato».
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