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Giovedì 21 Febbraio 2013
Spot del Bim, l'Alta Valle
difende l'investimento
«Stiamo dando una comunicazione esterna relativa alla Valtellina - hanno sottolineato dal consiglio - e questo ci fa piacere qualsiasi ente o persona lo faccia. Da sempre soffriamo la concorrenza sleale delle regioni autonome, concorrenza che si fa sentire ancor di più in questo momento di crisi. Ben venga che si parli della Valtellina»
Anche nel Bormiese è giunta l'eco delle polemiche legate ai 200mila euro investiti dal Bim per gli spot televisivi sulle reti Mediaset. Ed anche di questo si è parlato ieri pomeriggio durante il consiglio dell'associazione albergatori di Bormio. «Auspicando di poter lavorare in futuro in modo più coordinato - questo il pensiero unanime del consiglio al termine della riunione -, vogliamo ringraziare chi in questo momento così difficile getta il cuore oltre l'ostacolo e comunica un messaggio per testimoniare almeno la presenza della nostra Valtellina».
Pur sottolineando la necessità di maggior collaborazione tra le diverse iniziative, il consiglio dell'associazione albergatori - che non vuole assolutamente polemizzare - guarda con favore all'idea di garantire visibilità tramite passaggi televisivi. «Stiamo dando una comunicazione esterna relativa alla Valtellina - hanno sottolineato dal consiglio - e questo ci fa piacere qualsiasi ente o persona lo faccia. Da sempre soffriamo la concorrenza sleale delle regioni autonome, concorrenza che si fa sentire ancor di più in questo momento di crisi. Ben venga che si parli della Valtellina».
Ma sotto accusa c'è anche la presenza della Valtellina a Chalet Italia a Schladming proprio perché, anche in questo caso, si tratterebbe di un'iniziativa non condivisa. «Sono più di trent'anni - ha raccontato Maurizio Gandolfi - che mi impegno personalmente per cercare di valorizzare il sistema Valtellina in giro per il mondo e sarei felice di poter condividere questi rapporti internazionali con tutti quelli che credono nelle potenzialità della nostra splendida terra. Per il momento mi accontento e ringrazio chi ha voluto sostenere una serata dedicata alla Valtellina nel contesto del programma della manifestazione; la serata, ben riuscita, è stata frequentata da un palcoscenico internazionale e dalla stampa. Dispiace riscontrare al mio rientro che l'unica serata valtellinese condivisa con chi crede a questi eventi sia occasione di distinguo localistici».
«Ci consoliamo - ha sottolineato Gandolfi - con i partner delle altre undici serate che hanno visto la partecipazione di oltre tremila ospiti: giornalisti, atleti, sponsor, federazioni e addetti ai lavori di tutto il mondo». "Nemo profeta in patria" verrebbe proprio da dire alla luce del successo ottenuto da Chalet Italia. Ed infatti, a testimonianza dell'apprezzamento riscontrato, basta dare un'occhiata al "Corriere del Ticino" che lunedì ha inserito al quinto posto della top ten del mondiale di Schladming proprio Maurizio Gandolfi, quinto nella hit parade dietro ai nomi che hanno fatto sognare in pista: Marcel Hirscher, Ted Ligety, Mikaela Shiffrin e Tina Maze. «A lui e alla sua brigata - questo il commento che si legge relativo a Chalet Italia - va l'oro della gastronomia e dell'accoglienza grazie ai migliori piatti (valtellinesi e tutti realizzati con prodotti locali) del Mondiale».
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