Sport e territorio, arriva la Gravellina per gli appassionati di ciclismo su sterrato

L’evento è in programma per il 21 e 22 settembre. Previsti due percorsi, a est e a ovest di Sondrio

Due percorsi, uno a est e uno a ovest di Sondrio, su strade rurali alla scoperta della cultura, della storia, della natura e dell’enogastronomia valtellinese. Sport ma non soltanto, la prima edizione di Gravellina, l’evento per gli appassionati di ciclismo su sterrato che si apre al pubblico dopo la numero zero dello scorso anno dedicata solo ad un pubblico di addetti ai lavori, ha l’ambizione di diventare per i fan delle due ruote e del gravel in particolare ciò che il Wine trail è per i runner di montagna. E d’altra parte la radice, riconducibile all’ideatore, è la stessa e va sotto il nome di Fabio Cometti che nel 2013 lanciò il Wine trail, poi organizzato per 8 anni, e che ora insieme a Camillo Bertolini è tra i fautori di Gravellina.

Dopo la prova generale del 2023 che ha entusiasmato tutti coloro che hanno avuto l’occasione di percorrere le strade rurali per un gravel tipicamente alpino, quest’anno l’evento si apre a tutti nel week end del 21 e 22 settembre. I due percorsi - 70 km e duemila metri di dislivello per quello Est da Sondrio a Villa di Tirano e ritorno e 53 km e 1000 metri di dislivello per quello Ovest da Sondrio ad Ardenno e ritorno, con il parco Bartesaghi punto di arrivi e partenze a fare da villaggio per l’intero week end.- si snoderanno tra i caratteristici vigneti terrazzati attraversando 15 Comuni, alcuni inclusi nella “Via dei terrazzamenti” e della “Strada del vino”, toccando castelli, chiese, cantine rurali, agriturismi e antichi borghi. Tra i punti di interesse il ponte sulle Cassandre a Sondrio, la passerella a quasi 100 metri sul torrente Mallero, il Castel Grumello, patrimonio del Fai e il mulino Menaglio di Teglio, recentemente restaurato e dove, per chi farà il tracciato Est, ci sarà anche una tappa enogastronomica.

«Vogliamo promuovere il nostro territorio con le sue tradizioni, la storia e la cultura – spiega Bertolini -. Abbiamo potenzialità incredibili che dobbiamo far conoscere e la Gravellina è un perfetto megafono». Non a caso l’evento è inserito nel progetto cicloturistico provinciale di cui si occupa per primo Gigi Negri e rientra tra gli asset su cui anche il Comune di Sondrio sta spingendo «per promuovere la media valle» come ricorda Michele Diasio, assessore comunale allo Sport e turismo. «La Gravellina è un evento imperdibile per gli appassionati di ciclismo su sterrato – ha detto l’assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali partecipando in videocollegamento al lancio dell’iniziativa nelle sale del centro Le Volte -. Il nome stesso della manifestazione è accattivante e capace di attirare l’attenzione, promettendo emozioni indimenticabili. Quest’anno l’evento sarà ancora più avvincente e coinvolgente, aperto a tutti gli sportivi che potranno godere degli straordinari itinerari valtellinesi».

La prima edizione aperta al pubblico, oltre al supporto delle principali istituzioni della provincia di Sondrio, può contare anche sul patronato della Regione Lombardia. «Plaudo all’organizzazione di grandi eventi che consentono di destagionalizzare l’offerta turistica – ha aggiunto Mazzali -: iniziative come la Gravellina, una volta consolidati attirano migliaia di appassionati e visitatori da tutto i mondo, generando un impatto positivo sull’economia locale e promuovendo la destinazione su scala globale. La copertura mediatica incrementa la consapevolezza della destinazione che ospita la competizione, attirando futuri visitatori e consolidando l’immagine della Valtellina come meta ideale per il cicloturismo e non solo».

Come ambassador dell’evento è stato scelto Stefano La Mastra, conosciuto anche come il Cavaliere oscuro del ciclismo per le sfide impossibili e massacranti che sceglie: l’ultima in ordine di tempo le 18 ore consecutive tra pedalata da Saronno e la scalata al Monte Bianco. «Sono molto orgoglioso di essere parte di questo progetto – dice lui che ha frequentato la Valtellina fin da bambino avendo il nonno una casa a Bianzone e che ora ha acquistato casa a Chiesa -. La data zero è stata fantastica e questa prima edizione lo sarà ancora di più».

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