Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 06 Gennaio 2015
Spese pazze in Regione, Galli condannato
Il leghista lecchese colpevole per la Corte dei Conti, firmò i rimborsi chiesti dal suo sottoposto - L’ex capogruppo in Regione della Lega dovrà restituire 22mila e 500 euro. Presto altre sentenze
Condannato dalla Corte dei Conti a restituire alla Regione 22.500 euro, ossia quanto speso da uno dei consiglieri regionali che facevano parte del gruppo della Lega Nord. Nuova tegola su Stefano galli, il leghista doc, conosciuto in Valle come “l’epuratore” per quel ruolo di taglia-teste (e tessere) che ha avuto in passato nella segreteria provinciale del Carroccio di Sondrio, dove più volte ha messo mani su ordine del Senatùr per rimetterla in ordine. Galli, 56 anni, dovrà dunque pagare per quanto fatto dal consigliere pavese Angelo Ciocca, 30 anni, lui pure condannato. La sentenza - con ogni probabilità la prima di una lunga serie - giunge nell’ambito dell’inchiesta denominata “Spese pazze” e chiarisce alcuni passaggi importanti delle contestazioni che la Procura di Milano muove a 65 tra consiglieri e assessori eletti nel 2009, L’inchiesta corre sul doppio binario: quello penale per il quale la Procura di Milano ha chiesto a fine ottobre il rinvio a giudizio per 64 consiglieri regionali e quello della Corte dei Conti impegnata a passare al setaccio i conti dei consiglieri che tutti insieme hanno speso qualcosa come tre milioni di euro.
Nell’inchiesta, come è noto, sono finiti anche i valtellinesi Giovanni Maria Bordoni, Angelo Costanzo e Ugo Parolo. Per quanto riguarda l’ex consigliere regionale Bordoni i rimborsi contestati sono pari a 14.844,95 euro per i conti dal 2008 al 2010 (in realtà la cifra contestata inizialmente era di 57 mila euro , ma Bordoni è stato in grado - pezze giustificative alla mano - di far scendere sensibilmente la cifra. A Parolo vengono contestati 14.451,59 euro (pagamenti in ristoranti, pizzerie e gelaterie) relativamente al periodo 2010-2012, mentre a Costanzo 3.175,40 euro sempre dal 2010 al 2012.
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