Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 04 Maggio 2017
Specificità e risorse, le Province alpine
in pressing su Roma
I presidenti degli enti di Sondrio, Belluno e Verbano Cusio Ossola giovedì a Montecitorio. Il senatore Del Barba: «Nel 2014 con l’approvazione finale della legge Delrio, abbiamo iniziato a tracciare la strada di una maggiore autonomia per le province “sorelle” di Sondrio, Belluno e Verbano-Cusio-Ossola: ora proseguiamo su questo percorso»
«Riconoscete la nostra specificità». È questo l’appello con cui giovedì mattina Luca Della Bitta, presidente della Provincia di Sondrio, Stefano Costa di Verbano Cusio Ossola e Daniela Larese Fillon di Belluno andranno a Roma all’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna per far sentire la voce delle uniche tre province montane di tutta Italia.
«Sarà l’occasione - fanno sapere da palazzo Muzio alla vigilia della trasferta capitolina - per rappresentare, stante le peculiari caratteristiche del nostro territorio, le condizioni di enormi difficoltà operative per la mancanza di risorse che ne pregiudica seriamente l’erogazione dei servizi ai propri cittadini e lo svolgimento delle funzioni attribuite dalla legge Delrio, nonché quelle aggiuntive derivanti dal particolare status di province montane».
All’incontro nella sala stampa di Montecitorio saranno presenti i parlamentari dei territori interessati. A loro, in particolare, è affidato il compito di fare pressioni sul Governo perché «in occasione dell’iter legislativo di conversione del decreto legge enti locali sia posta una particolare attenzione alle condizioni delle Province montane al fine di ristabilire un’autonomia economica, finanziaria e organizzativa adeguata».
«Nel 2014 con l’approvazione finale della legge Delrio, abbiamo iniziato a tracciare la strada di una maggiore autonomia per le province “sorelle” di Sondrio, Belluno e Verbano-Cusio-Ossola: ora proseguiamo su questo percorso, con la determinazione e la passione che contraddistingue noi “montanari”». Così il senatore del Pd, Mauro Del Barba, che parteciperà alla conferenza stampa in programma giovedì alle 10 a Roma sul riconoscimento della specificità delle tre province montane, raggiunto «grazie al forte impegno del Partito democratico e all’azione dei Governi Letta prima e Renzi poi. L’incontro, spiega, «è stato organizzato insieme ai colleghi dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, in particolare ovviamente con i compagni di cordata Enrico Borghi e Roger De Menech. Saranno presenti anche i presidenti Stefano Costa, Agnese Larese Fillon e il presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta, che interverranno per esporre le problematiche e le criticità che ci restano da affrontare per garantire un pieno sviluppo dei nostri territori e caratterizzare la specificità montana con richieste peculiari. La legge Delrio - aggiunge - ha riconosciuto, per la prima volta nella nostra storia, uno status speciale per la Valtellina e la Valchiavenna, recepito poi da Regione Lombardia l’anno successivo».
Quello della specificità montana «è un traguardo che finalmente è stato riconosciuto da tutti, anche da coloro che inizialmente hanno tentato di avversarla denigrandola: è un tema ormai stabilmente al centro dell’agenda politica dei territori montani, sul quale si gioca il futuro delle nostre comunità. Ben vengano dunque - conclude - tutti questi momenti che consentono di porre ancora di più sotto i riflettori nazionali le nostre realtà, con i loro bisogni specifici e le loro richieste».
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