Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 31 Agosto 2018
Sono cinque i ponti con criticità urgenti
I controlli della Provincia. Servirebbero 10 milioni di euro solo per mettere in sicurezza queste strutture. Il presidente Della Bitta: «La principali problematiche a Samolaco, Gordona, Traona, Berbenno e Stazzona».
A Sondrio su 250 ponti oggetto di attenzione ci sono circa 65 situazioni che presentano criticità e servirebbero 10 milioni di euro solo per le cinque più urgenti. Ecco i dati in arrivo dall’Unione delle province lombarde, che ha curato un’analisi su strade, ponti e opere idrauliche. Il territorio lombardo necessita di risorse economiche per interventi, anche urgenti, «ma ad oggi non c’è alcuna situazione che desta pericolo».
È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dall’Upl, su richiesta del governo, dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova, sulle infrastrutture del territorio e presentato nella sede della Città metropolitana di Milano. I presidenti delle province lombarde hanno però lanciato l’allarme risorse. «La nostra analisi non cambia rispetto agli anni precedenti: bisogna tornare a capire che le opere del passato hanno bisogno di manutenzione - commenta da Sondrio il presidente Luca Della Bitta -. A fronte di questo servono i finanziamenti. La richiesta è di ripristinare una condizione economica adeguata degli enti. Nonostante il personale e le disponibilità economiche ridotte, abbiamo effettuato un monitoraggio sui 400 chilometri di strade e i 248 ponti. Li abbiamo visionati tutti e circa 65 hanno presentato criticità». In questo termine sono comprese caratteristiche differenti. Si va dai minimi problemi a situazioni che determinano la necessità di risposte concrete e immediate.
«Su tutti questi, laddove, c’è una situazione di non conformità tra il traffico e le condizioni della struttura sono stati adottati provvedimenti o di riduzione dei passaggi o di installazione di un impianto semaforico». I ponti legati alle criticità più urgenti sono, in Valchiavenna, quello di San Pietro di Samolaco dove si punta alla risoluzione definitiva dopo il consolidamento e Gordona - sul Crezza - dove si avvicina la conclusione del progetto.
In Valtellina ci sono Traona «dove - precisa Della Bitta - la soluzione sarà il rifacimento totale del ponte», Stazzona - «in questo caso c’è un progetto esecutivo da 600mila euro di consolidamento con tanto di copertura finanziaria» - e Berbenno nei pressi della stazione ferroviaria. «Si tratta di un intervento di consolidamento o costruzione di un nuovo ponte. Complessivamente, con questi cantieri si arriva a 10 milioni di euro».
«Chiediamo certezza di risorse - ha spiegato Pier Luigi Mottinelli, presidente di Upl e della provincia di Brescia -, anche perché nel 2017 le province avevano già presentato un esposto alla Corte dei conti per denunciare che non erano in grado di svolgere i loro compiti».
Il fabbisogno complessivo per gli interventi in Lombardia è di «decine di milioni di euro - ha aggiunto - e dopo anni di segnalazioni speriamo ci si renda conto che non possiamo più attendere». Per quanto riguarda i territori limitrofi alla Valtellina, in provincia di Lecco, dove nel 2016 è crollato il cavalcavia di Annone sulla statale 36 dello Spluga, 6 ponti dovranno essere ricostruiti e 7 rinforzati, per una spesa attorno ai 35 milioni di euro. In quella di Como hanno segnalato 23 interventi prioritari per 21 milioni di euro.
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