Sondrio, via V Alpini: divieto di circolazione... ai cavalli

A Triasso è consigliato che i galli non cantino volendo evitare di trovarsi a tu per tu con i vigili urbani, a Colda i cavalli - o meglio gli equini nella loro accezione familiare più ampia - non possono passeggiare. Almeno non da oggi e non sul marciapiede che corre a fianco della strada di collegamento tra Sondrio e Montagna alta.

Porta la data di oggi, 10 settembre, e la firma del comandante della Polizia locale Mauro Bradanini l’ordinanza con cui il Comune di Sondrio istituisce «il divieto di circolazione di equini, sia in forma singola che in gruppo, in via V Alpini e in via Panoramica».

Una novità assoluta a cui cavali e cavalieri dovranno abituarsi. Alla pubblicazione all’albo pretorio di palazzo pretorio seguirà nei prossimi giorni anche l’installazione di apposita segnaletica lunga la strada, cartelli cioè che indicheranno chiaramente che gli equini lì non ci possono andare.

La decisione così drastica assunta dal comando della Polizia locale nasce da una serie di lamentele punte in Comune, corredate anche da documentazione fotografica, da parte di chi passeggia abitualmente lungo le vie. E sono tanti quelli che lo fanno.

«Sono giunte numerose segnalazioni riguardo il transito di gruppi di cavalieri sul marciapiede che costeggia via V Alpini e via Panoramica - si legge nella premessa dell’ordinanza firmata dal comandante Bradanini -, con conseguente pregiudizio per la circolazione dei pedoni su un tratto molto frequentato per il trekking urbano» senza contare, segnala sempre il comandante, che «i cavalli molto spesso lasciano deiezioni considerevoli che non vengono raccolte dai cavalieri e che quindi rimangono sui marciapiedi con conseguente disagio e pericolo per i pedoni in transito».

Da qui la necessità di intervenire con il provvedimento di limitazione della circolazione dei cavalli, sia in forma singola che in gruppo, con l’obiettivo dichiarato «di tutelare la sicurezza dei pedoni in transito e per tutelare il decoro del tratto stradale in questione dalle deiezioni equine».

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