Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 27 Giugno 2018
Sondrio, una giunta a 9 assessori
«Largo coinvolgimento»
Il sindaco Scaramellini è già al lavoro tra adempimenti e decisioni. Il primo consiglio comunale sarà probabilmente lunedì 9 luglio.
Qualche ora in più di sonno al mattino, tanto per recuperare quello perso con i festeggiamenti della vittoria notturna, ma poi lunedì pomeriggio subito al lavoro per far fronte agli adempimenti tecnici e anche alle decisioni politiche.
Non ha perso tempo Marco Scaramellini, il neo sindaco di Sondrio, che ha incontrato il dirigente del servizio istituzionale di palazzo Pretorio Livio Tirone per la prima riunione operativa dopo l’elezione di domenica sera. Il calendario prevede appuntamenti importanti. Stamattina ci sarà la proclamazione ufficiale degli eletti da parte del tribunale e dunque la presa in carico ufficiale da parte di Scaramellini della guida di palazzo Pretorio. A partire da oggi parte anche il conto del termine di dieci giorni entro cui il neo sindaco è chiamato ad indire il primo consiglio comunale, quello dell’insediamento. «Di ufficiale ancora non c’è nulla - dice Scaramellini -, ma l’intenzione potrebbe essere quella di convocare l’aula per lunedì 9 luglio. Vediamo».
Una convocazione sulla quale pesa l’incognita della composizione della giunta che lo accompagnerà nel lavoro amministrativo per i prossimi cinque anni. Scaramellini sta lavorando su questo fronte con i suoi. «Nessuna riunione ufficiale - dice - però con i rappresentanti della coalizione ci siamo sentiti. Stiamo riflettendo sulla composizione della giunta visto che, come avevo già detto, non avevamo fatto alcun ragionamento, nessuna spartizione di sorta o promesse pre elettorali».
L’amministrazione uscente aveva scelto di lavorare con una giunta a sette assessori in questo mandato, a otto in quello precedente, Scaramellini pare essere del tutto intenzionato ad allargare l’esecutivo a nove, numero massimo consentito per legge. «L’idea è quella di sfruttare tutti i posti a disposizione così da riuscire ad allargare quanto più possibile la partecipazione ai componenti della coalizione - dice -. Come sindaco intendo ridurre al minimo le deleghe da tenere».
Duplice il ragionamento sulla composizione: da una parte ci sono le competenze, le sensibilità e le esperienze dei singoli, dall’altra c’è da considerare il peso politico di ciascuna lista - di partito o civica che sia - della coalizione. Il lavoro da fare è di cesello per garantire il giusto equilibrio considerando anche l’obbligo delle cosiddette quote rosa: quattro come minimo le donne cui affidare un assessorato.
«Di sicuro - dice Scaramellini - non abbiamo alcun problema riguardo alla scelta se non quello della sovrabbondanza. Ripeto, lavoriamo nell’ottica di far partecipare un po’ tutti, di premiare l’impegno di chi in questi mesi si è avvicinato alla vita amministrativa e ha messo a disposizione il proprio tempo e le proprie risorse. Il numero dei posti è quello e non possiamo andare oltre, però ci sono anche altri ruoli importanti con cui valorizzare le persone. Penso alle deleghe da assegnare ai singoli consiglieri come quelle per i rapporti con le frazioni e i rioni. Troveremo il modo di motivare tutti».
Da questi ragionamenti non è esclusa la possibilità di “ripescare” al tavolo della giunta anche chi, per una manciata di voti magari, è rimasto fuori dal consiglio. È il caso del coordinatore provinciale di Forza Italia Filippo Rebai che cede l’unico posto in aula spettante al partito a Barbara Dell’Erba per quattro voti di differenza (36 a 40) e a cui potrebbe essere assegnato un assessorato.
Conferme da Scaramellini non ne arrivano. Il sindaco non fa alcun nome, ma ce ne sono alcuni che sono facilmente ipotizzabili a partire dal leghista Lorenzo Grillo Della Berta che potrebbe ricoprire il ruolo di vice sindaco, piuttosto che quello di Andrea Massera (Sondrio liberale) che dopo aver studiato da sindaco potrebbe arrivare ad occuparsi di bilancio o di opere pubbliche. Istruzione e cultura le ipotesi di delega per Marcella Fratta (Sondrio viva), mentre la più votata Francesca Canovi (Sondrio viva) potrebbe accedere alla poltrona del presidente del consiglio, mentre a Michele Diasio (Sondrio viva) potrebbe andare lo Sport.
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