Sondrio, Rigamonti: «Rabbia per la sconfitta ma la squadra è solida: aspettiamo il bomber»

Il presidente è intervenuto su Unica Tv nel corso del programma Unica Calcio Sondrio ed ha commentato l’esordio in Serie D della squadra valtellinese

«Una sconfitta che fa rabbia»: lo ha ripetuto più volte il presidente del Sondrio, Michele Rigamonti, nel suo intervento nel corso del programma Unica calcio Sondrio condotto dal collega Fabio Landrini, commentando il 2-0 con cui il Sondrio è stato superato dal Desenzano nella prima giornata del girone B del campionato di serie D. «Ho visto una squadra solida in campo - ha commentato il numero uno della società biancazzurra -, ben messa in campo e i ragazzi hanno fatto bene. La sconfitta fa rabbia, visto che il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio e non sono l’unico a dirlo. Anche Alessio Tacchinardi, che ha assistito alla partita e poi si è confrontato con il nostro ds Christian Salvadori, ha sottolineato come la partita si sarebbe dovuta concludere in parità».

Invece un paio di episodi sfortunati al “tramonto” delle due frazioni di gioco, e un po’ troppa imprecisione sotto porta, hanno fatto sì che capitan Guillermo Busto e compagni tornassero dal “Tre stelle” di Desenzano del Garda a mani vuote. «Il rigore che ci è stato assegnato contro a fine primo tempo non è generoso, ma è semplicemente inesistente - ha evidenziato Rigamonti -. Poi nel secondo tempo abbiamo avuto alcune occasioni per pareggiare: sono state almeno tre e almeno una avremmo dovuto concretizzarla. Ci tengo però a dire che gli attaccanti vanno giudicati non solo per i gol che segnano, ma anche per i movimenti che fanno per crearsi le occasioni. Pure Paolo Rossi dopo le prime tre partite del Mondiale dell’82 era criticatissimo, ma Bearzot ha avuto fiducia in lui e alla fine l’Italia ha vinto i Mondiali grazie ai suoi gol e Paolo Rossi ha vinto il Pallone d’Oro. Quindi bisogna avere fiducia anche nei nostri attaccanti perché sono sicuro che inizieranno a segnare presto».

A proposito di attaccanti, a Desenzano il Sondrio è stato punito da un rigore trasformato da Alberto Paloschi: una sorta di “benvenuto” (ovviamente non troppo gradito) ai biancazzurri che in questa stagione di serie D si troveranno di fronte squadre prestigiose e giocatori con un passato tra i professionisti. «Ricordo il debutto di Paloschi al Milan quando segnò dopo 18” - ha raccontato Rigamonti - : a farlo entrare contro il Siena fu Mauro Tassotti, un mio amico, a cui dissi, scherzando, che era stato fortunato. Trovarlo di fronte come avversario del Sondrio devo dire che ha fatto un certo effetto».

Ora il Sondrio tornerà ad allenarsi in vista della gara casalinga di sabato alle 17,30 contro il Sant’Angelo. «Pensavamo - ha concluso il presidente - che il campo pesante avrebbe sfavorito il Desenzano e invece ha finito per penalizzare soprattutto noi. Facciamo fatica contro squadre che si chiudono e non ci permettono di fare il nostro gioco, mentre contro formazioni che ci affrontano a viso aperto e puntano a loro volta sul gioco, riusciamo a esprimerci meglio. Sono convinto che faremo tante belle partite in questa stagione a cominciare da quella contro il Sant’Angelo che, comunque, non va dimenticato, è un’altra “corazzata” del girone».

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