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Venerdì 25 Gennaio 2013
Sondrio, pasticcio di Roma
Addio al liceo sportivo
Una "doccia fredda" per le scuole statali, ma anche per le famiglie e gli studenti, il contrordine del ministero dell'Istruzione arrivato ieri a sorpresa, ad iscrizioni aperte da quattro giorni.
Sondrio - Addio liceo sportivo: per quest'anno non se ne farà nulla. Tutto è rinviato al 2014-2015. Una "doccia fredda" per le scuole statali, ma anche per le famiglie e gli studenti, il contrordine del ministero dell'Istruzione arrivato ieri a sorpresa, ad iscrizioni aperte da quattro giorni.
Forse, ma al momento di certezze non ve ne sono, potrebbero riuscirci le scuole paritarie - l'unico sul nostro territorio è il Pio XII di Sondrio - ad attivare il liceo sportivo, nuova tipologia sperimentale d'istruzione superiore abbinata al liceo scientifico, il cui regolamento era stato approvato dal consiglio dei ministri l'11 gennaio scorso. Peccato che il ministero pare aver calcolato male i tempi.
Nella nota inviata agli uffici scolastici regionali, il Miur, nella figura del capo dipartimento Lucrezia Stellacci, ha infatti comunicato che l'iter previsto per l'istituzione dei licei sportivi durerà almeno due mesi. Un lasso di tempo che potrebbe protrarsi a causa di imprevisti o eventuali rilievi della Corte dei conti, dopodiché dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Tempistica, questa, non compatibile con il termine del 31 gennaio, entro il quale le Regioni sono tenute a definire la rete scolastica e i piani dell'offerta formativa. Insomma, quello che dallo stesso ministero era stato "venduto" come uno dei pilastri del prossimo anno scolastico, è crollato sul nascere, sollevando i malumori di chi aveva già investito risorse e preso impegni, nonché la rabbia delle famiglie.
«Non doveva essere un governo di tecnici che avrebbe riparato i guai della politica? - si chiede indignato Daniele Spinelli, dirigente del Pio XII - Si impantanano su una ovvia questione tecnica? Ma allora perché da parte dello stesso Miur si è data così tanta enfasi all'avvio del nuovi licei?».
«Si tratta indubbiamente di una falsa partenza, proprio per esprimerci nel lessico dello sport - incalza come un fiume in piena -. Solo che in gara una falsa partenza costa l'eliminazione dalla competizione. Qui chi paga? Pagano le scuole che si sono attivate in questi 15 giorni: noi avevano preso nuovi contatti con strutture e associazioni sportive. Predisposto un nuovo manifesto e una campagna pubblicitaria. Qui pagano le famiglie e i ragazzi che ci avevano telefonato in questi giorni».
Non appena appresa la notizia - «una nota di cui non si trova traccia sul sito web del ministero, ma reperibile solo su quello dell'ufficio scolastico regionale» - dal Pio XII sono partite le telefonate: «Ho attivato la nostra federazione di scuole paritarie, perché - spiega Spinelli - tali istituti non rientrano nel piano regionale e quindi, di per sé, a mio parere, potrebbero anche attivare una scuola, di cui il governo ha comunque definito le indicazioni di programma e il piano orario». Una risposta che con ogni probabilità non arriverà a breve.
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