Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 04 Dicembre 2013
Sondrio in festa
ha accolto don Francesco
Nella prima domenica di Avvento, giorno in cui per i credenti si apre il nuovo anno liturgico, è cominciata anche la nuova esperienza pastorale di don Francesco Quadrio
Nella prima domenica di Avvento, giorno in cui per i credenti si apre il nuovo anno liturgico, è cominciata anche la nuova esperienza pastorale di don Francesco Quadrio nelle comunità parrocchiali della città.
L’arrivo del sacerdote, impegnato fino a qualche settimana fa a Morbegno, era stato annunciato a fine settembre dal vescovo, monsignor Diego Coletti, per completare l’assetto dei diversi centri pastorali dopo i cambiamenti avvenuti durante l’estate, con il trasferimento di don Stefano Arcara e l’arrivo di don Michele Parolini.
Nato a Tirano il 15 marzo 1975, dopo l’ordinazione sacerdotale ricevuta il 15 giugno 2002 don Francesco è stato vicario a Livigno, dove il parroco era l’attuale arciprete monsignor Marco Zubiani, e poi a Morbegno dal 2007.
«Ti accogliamo come un dono del Signore – ha affermato proprio l’arciprete all’inizio della celebrazione di domenica sera in Collegiata –. Ti chiediamo di essere te stesso, come lo sei stato fino ad oggi. Ti garantiamo un’accoglienza da veri confratelli per vivere una vera comunione tra sacerdoti. Nel passaggio che ha portato al tuo arrivo ci sono state tensioni, che non ricordiamo e non nascondiamo, ma ora il desiderio è quello di lavorare assieme».
Don Francesco ha poi ricambiato i saluti all’inizio dell’omelia, estendendoli ai familiari presenti, al numeroso gruppo di fedeli provenienti dalla parrocchia di Morbegno e ai sacerdoti presenti. La Messa, animata dai giovani degli oratori della città, è stata infatti concelebrata da don Andrea Salandi e don Andrea Mombelli, rispettivamente parroco e vicario di Morbegno, oltre che da don Stefano Rampoldi, vicario di Talamona e compagno di studi di don Francesco. Oltre a monsignor Zubiani erano poi presenti tutti i sacerdoti della città e anche lo zio del nuovo vicario, don Giovanni Quadrio, prevosto di Colico.
Nell’omelia don Francesco ha commentato le letture proposte dalla liturgia del giorno. «Il profeta Isaia – ha detto – invita il popolo a non aver paura delle tenebre, ma a camminare nella luce del Signore. Solo così potremo vedere qualcosa di nuovo. In tutto questo c’è un atteggiamento da fare nostro: la gioia. Ce lo ricorda in questi giorni papa Francesco nell’esortazione “Evangelii gaudium” e anche San Paolo, nella seconda lettura, ci invita ad essere svegli e non pigri e accomodanti. Tutto questo è possibile solo se ci rivestiamo del Signore Gesù e della sua vita, non solo di belle parole».
Al termine della sua riflessione, il nuovo vicario parrocchiale, che sarà impegnato principalmente all’oratorio Sacro Cuore, ha voluto ricordare che il tempo di Avvento è un cammino.
«Anch’io – ha aggiunto – lo percorro con voi, per poter accogliere il Signore che viene e poterlo riconoscere presente nella sua Parola e nel suo Corpo e nel suo Sangue, occasione più grande per riconoscerlo presente. Invoco su di me la benedizione di San Giovanni Bosco e del Beato Nicolò Rusca: in questo cammino che oggi cominciamo sia su di noi la pace del Signore».
Al termine della celebrazione liturgica, l’arciprete ha invitato i presenti ad un momento di festa all’oratorio Angelo Custode, dove erano presenti anche gli animatori dell’oratorio Sacro Cuore, che sabato riproporranno anche nel loro centro pastorale un momento di festa e di accoglienza per don Francesco.
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