
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 16 Novembre 2016
Sondrio Festival, l’ora dei titoli di coda
Dopo una settimana intensissima, va in archivio con lode l’edizione dei 30 anni della rassegna. Ventimila presenze complessive nelle sette serate, seimila studenti coinvolti: il successo è tondo e meritato.
Gioia e sorpresa sui volti di Annette e Klaus Scheurich, autori del documentario tedesco “L’estate dell’orso polare”. Non si aspettavano un premio, ne hanno vinti due. Quello degli studenti (e sembravano già contenti così) e poi, mentre la serata di domenica giungeva al clou, pure il premio più ambito, il “Città di Sondrio”, consegnato dal sindaco Alcide Molteni. Sul palco un momento di emozioni forti: “Per noi documentaristi ricevere un riconoscimento al nostro lavoro in un festival così importante è una soddisfazione enorme, che ci ripaga di tanti sacrifici”. E giù ringraziamenti a tutti: il pubblico, la città, l’organizzazione, puntualmente tradotti in inglese dall’interprete Caroline Steele.
Con questa bella immagine si chiude idealmente la trentesima edizione di Sondrio Festival. Caratterizzata, oltre che dal concorso cinematografico, da una ben articolata serie di eventi e, nella serata conclusiva, perfino da uno spettacolo di pattinaggio creativo: nei loro costumi ispirati alla natura Niccolò Macii e Paola Amati, atleti della nazionale di pattinaggio artistico in linea, hanno reso omaggio alle bellezze del creato proiettate sullo schermo. Intenso il lavoro organizzativo dell’equipe diretta da Simona Nava che ha voluto chiamare sul palco ad uno ad uno tutti i componenti dello staff, in primis Luciano Grillo della Berta che di questa rassegna è l’anima discreta e puntuale da parecchie edizioni. “Ho voluto realizzare un palinsesto che, attraverso una pluralità di interventi e di linguaggi, raccontasse il messaggio del festival: salvaguardare la natura, tutelare le aree protette e custodire la biodiversità”, ha detto Nava.
I numeri di questo festival parlano chiaro: circa 20 mila presenze complessive con seimila ragazzini coinvolti nelle varie attività. L’affluenza del pubblico, numerosissimo ad ognuna delle sette serate, è un chiaro segnale di gradimento di una proposta ben costruita, che ha conquistato anche l’attenzione dei media nazionali. Domenica sera è stato proiettato il breve servizio realizzato da Anna Praderio, andato in onda sul Tg5 nel prime time, grazie ad un colpaccio dell’organizzazione.
Sul palcoscenico del Sondrio Festival si sono alternati ospiti interessanti: i conduttori tv Massimiliano Ossini e Hellen Hidding, l’artista della sabbia Fatmir Mura, l’attore-doppiatore Andrea Piovan, lo sceneggiatore Fredo Valla. «All’ospite diamo una tematica ben precisa: non viene qui solo chi è famoso, ma chi ha qualcosa da dire», sottolinea Marina Cotelli, presidente di Assomidop, stanca ma soddisfatta dell’andamento della trentesima edizione. «Il gradimento ricevuto dal pubblico e dalla stampa ci dimostra che è stato un festival all’altezza delle aspettative, che ha offerto momenti di spettacolo e di riflessione, confermando la sua funzione educativa, con le attività per le scuole realizzate grazie al contributo di Pro Valtellina e due esposizioni, aventi per tema il lupo e le migrazioni».
La mostra sul lupo continua fino al 30 novembre, a Palazzo Pretorio. I quattro filmati vincitori dei vari premi si potranno rivedere a Chiavenna, presso il Cinema Victoria, martedì 22 e mercoledì 23. Anche nella città del Mera si avrà così la possibilità di assistere a documentari con protagonisti orsi polari, volpi, foreste e scontri tra lupi e bisonti nel parco di Yellowstone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA