Sondrio: esercito e Daspo urbano, prosegue la polemica sulla proposta di Fratelli d’Italia

Pd: «È imbarazzante apprendere che Fratelli d’Italia invochi il ricorso all’esercito per gli episodi di criminalità in città, quando poco più di un mese fa in consiglio comunale hanno bocciato un ordine del giorno presentato dal Pd avente ad oggetto ”Promozione delle politiche integrate di sicurezza urbana”»

Infiamma la polemica in merito alla proposta del circolo di Sondrio di Fratelli d’Italia di ricorrere al Daspo urbano e, se non bastasse, anche all’Esercito per contrastare gli episodi di criminalità in città che vedono protagonisti baby gang.

Dopo le dichiarazioni di Francesco Bettinelli, capogruppo di Sondrio democratica, che chiedeva al sindaco e alla Giunta di esprimersi nel merito della proposta e sottolineava la necessità di dare priorità all’educazione e a “fare comunità”, arriva anche l’interpellanza, con richiesta di risposta scritta, del Partito democratico.

«Qualcuno avvisi il presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Sondrio di coordinarsi meglio con il suo partito e in particolare con il capogruppo in consiglio comunale, con il coordinatore provinciale (che è anche presidente del consiglio comunale) e con il sindaco che sostiene - scrivono i consiglieri Pd -. È piuttosto imbarazzante apprendere che Fratelli d’Italia invochi il ricorso all’esercito per gli episodi di criminalità in città e parli di allarme sicurezza, quando poco più di un mese fa i suoi rappresentanti in consiglio comunale a Sondrio hanno bocciato un ordine del giorno presentato dal Pd avente ad oggetto ”Promozione delle politiche integrate di sicurezza urbana”, che aveva lo scopo di ripristinare le risorse destinate ai Comuni e tagliate da Regione Lombardia sul capitolo della sicurezza. I rappresentanti di Fratelli d’Italia in consiglio hanno precisato come l’ordine del giorno non riguardasse la città di Sondrio, perché non vive di episodi di criminalità così gravi, ma che era un esercizio di stile e uno sfoggio fine a se stesso. Cosa è cambiato in poco più di un mese? Dal nulla all’esercito? Che ne è stato delle rassicurazioni del sindaco nel consesso consiliare, che ha minimizzato gli episodi per numero e per gravità?».

Ora arriva la risposta, piuttosto tagliente, alla minoranza dell’avvocato Francesco Romualdi, coordinatore provinciale di FdI e presidente del Consiglio comunale. «Fratelli d’Italia non ha respinto l’ordine del giorno di giugno perché non ne condividesse il merito, ovvero la necessità di maggior sicurezza, ma perché era incomprensibile nel contenuto, troppo generico, scritto male -. Il problema sicurezza esiste a Sondrio come nel resto dell’Italia e dell’Europa (vedasi l’attuale situazione di “disordine civile” in Inghilterra) ed è dettato dalla politica migratoria scellerata che l’Europa ha negli ultimi anni subito».

«Si legge che le minoranze propongono di educare, chiedono che il Comune si attivi in tal senso - prosegue Romualdi -. Bene: comincino loro. Escano dal centro storico, dalla Piazza Campello dove sempre si siedono sorridendo sotto l’ombra dei tendoni dei loro gazebo e vediamo i risultati; vadano in area Carini o zona stazione, magari con il favor tenebris, ad educare e dialogare, non lo facciano sui giornali. Fratelli d’Italia non solo conferma la necessità di un incremento di forza pubblica in città, che non dipende dal Comune o dalla sua Giunta che in nessuna maniera sono stati criticati dal partito, ma ribadisce con fermezza che la situazione attuale è frutto anche di quei signori che vogliono dialogare e che durante i consigli comunali sono impegnati in modo solipsistico a fare… a fare… a fare?».

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