
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 29 Dicembre 2018
Sondrio dice addio alla libreria Della Cagnoletta
Il 31 dicembre se ne va pre sempre un altro pezzo di Sondrio
Fu rilevata nel 1960 da Giuseppe, padre dell’attuale titolare Giovanni. «Voglio godermi la pensione. E leggere!»
Il 31 dicembre Giovanni Della Cagnoletta abbasserà la saracinesca per l’ultima volta.
Chiude la storica libreria che dal 1960 ha rappresentato un angolo importante per la cultura, all’angolo tra via Piazzi e via Battisti, come la prua di una nave che punta verso la Torre Ligariana. Ma il comandante è solo, non ha figli a cui lasciare l’attività, nessuno si è fatto avanti per rilevare la libreria (di questi tempi, poi) e così il sipario calerà su 58 anni di libri, cartoleria, oggetti regalo dispensati ai sondriesi di più generazioni.
«L’avanzata degli acquisti su Internet e la presenza raddoppiata di librerie in Sondrio hanno il loro peso, ma non sono state determinanti nella mia decisione», spiega il titolare. «Semplicemente, dopo tanti anni di lavoro, sono andato in pensione e l’intenzione adesso è quella di godermela, coltivando i miei interessi, dai viaggi alla montagna, alla lettura, ovviamente. Cose che ho dovuto un po’ tralasciare in questi anni».L’impegno del libraio è quasi di tipo monastico. «Cinque giorni di chiusura ad agosto e stop. C’è poco spazio per altro, ma questo è sempre stato il mio mestiere e l’ho fatto con grande passione».
La libreria è stata rilevata nel 1960 dalla ditta Vicari, dove dal 1950 lavorava Giuseppe Della Cagnoletta, il padre del titolare che, insieme alla moglie Maria Tomassetti, ha dato vita ad un negozio poi ampliato nel 1971 e successivamente nel 1985, con tre dipendenti tra cui il fido Paolo Massimilla
Giovanni Della Cagnoletta mancherà a molti clienti anche per il suo ruolo di “cacciatore di libri”. Dal 1990 ha pubblicato un catalogo di testi valtellinesi, anche rari ed andava in cerca di questi veri e propri gioielli per conto di appassionati disposti a spendere anche mille euro per una Storia della Valtellina del Quadrio o un libro del Besta.
«Mi sono ritagliato questa attività nel tempo, perché i libri rari sono una mia grande passione. Andavo a scandagliare librerie e mercatini antiquari, giravo per aste, soprattutto a Milano, per portare a casa quanto richiesto», commenta Giovanni.
La libreria, su iniziativa di Giovanni, ha dedicato dagli anni Ottanta grande spazio all’editoria locale, con un’apposita vetrina e un espositore interno, in posizione strategica all’ingresso. Ora che chiude, sarà difficile trovare un punto di riferimento così ben organizzato.
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