
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 22 Ottobre 2018
Sondrio, da luogo inutilizzato a centro di cultura: ecco la sede della Civica
Da ieri in lungo Mallero Diaz ha ufficialmente preso vita la nuova sede della scuola di musica, danza e teatro.
Da luogo inutilizzato a centro di cultura, incontri e occasioni per crescere, per i ragazzi e non solo. Da ieri sera in lungo Mallero Diaz ha ufficialmente preso vita la nuova sede della Civica scuola di musica, danza e teatro, nella palazzina dell’ex mensa sociale trasformata dall’intervento iniziato nel mese di gennaio.
A fare gli onori di casa per l’inaugurazione è stato il presidente della Civica Claudio Barberi insieme ai componenti del direttivo Giovanni Campia, Luca Trabucchi, Alessandra Bedognè e Giuseppe Trabucchi, mentre a rappresentare il Comune erano il sindaco Marco Scaramellini e gli assessori Marcella Fratta (Cultura) e Andrea Massera (Lavori pubblici). Trabucchi e Campia hanno ripercorso la storia della Civica, partita nel 1990 da due aule alla scuola Torelli e hanno sottolineato l’importanza della nuova sede per il futuro della scuola, una realtà che «è vostra, di tutti i cittadini», ha detto Campia.
«I meriti di questo intervento vanno alla precedente amministrazione - ha sottolineato Scaramellini -, complimenti a quanti hanno lavorato per questo progetto, ora tutti insieme dovremo valorizzare sempre più questo luogo».
Con la ristrutturazione dell’ex mensa, la Civica ha a disposizione «un luogo molto bello», ha rimarcato Fratta, che «rende più bella e viva anche questa zona della città», con la presenza degli allievi e con la sistemazione degli spazi esterni, compreso il passaggio pedonale che unisce lungo Mallero e piazzale Toccali. Il “nuovo” edificio è «un orgoglio per tutti coloro che amano la musica», ha sottolineato Massera e potrà essere un punto di riferimento per tanti ragazzi.
L’attività della Civica costituisce un valore importante per l’intera comunità, ha sottolineato Fratta: «Come assessore alla Cultura – ha affermato – non posso che essere soddisfatta della presenza di un luogo in cui formare le giovani generazioni all’ascolto, alla comprensione di linguaggi che oltrepassano tutte le barriere linguistiche. La musica, nelle sue varietà, può veicolare anche valori e messaggi che aiutano a crescere».
Con il recupero della palazzina la città ottiene «uno spazio dalla forte valenza sociale», ha concluso l’assessore, perché la Civica «consentirà nuovi incontri, favorirà amicizie e aprirà al dialogo e al formarsi di nuove relazioni».
A tagliare il nastro è stata la piccola Azzurra Lanzini, cinque anni, la più giovane allieva dei corsi di strumento. I progettisti hanno illustrato gli elementi principali della ristrutturazione che ha cambiato profondamente l’edificio dell’ex mensa sociale. Nell’inaugurazione della “casa della musica” non potevano mancare le note: ci hanno pensato docenti e allievi della scuola, con un piccolo concerto che ha segnato l’inizio di questa nuova avventura.
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