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Lunedì 11 Febbraio 2013
Sondrio, cambia il menù
dei piccoli alunni a scuola
Qualche ritocco al menù che risultava meno appetitoso per i piccoli, con ricette da sperimentare fino a fine anno: a mezzogiorno per gli alunni degli istituti sondriesi a tavola ci saranno presto delle novità
Sondrio - Qualche ritocco al menù che risultava meno appetitoso per i piccoli, con ricette da sperimentare fino a fine anno: a mezzogiorno per gli alunni degli istituti sondriesi a tavola ci saranno presto delle novità.
Lo ha stabilito la commissione sulle mense scolastiche nella riunione dei giorni scorsi. Obiettivo, provare a risolvere i problemi evidenziati in questi mesi da diversi genitori, che avevano segnalato come determinati piatti venissero sistematicamente rifiutati da molti bimbi.
Comune, rappresentanti dei genitori, esperti dell'Asl e referenti dell'azienda che fornisce il servizio della refezione ne hanno parlato in dettaglio, durante l'incontro, e hanno individuato alcune soluzioni da sperimentare in questa seconda parte dell'anno scolastico, come spiega l'assessore all'Istruzione Marina Cotelli. «È stata una riunione molto partecipata e costruttiva - afferma l'assessore -, che ci ha consentito di passare in rassegna i vari aspetti che determinano la qualità del servizio e di analizzare molti elementi utili a tutti. Visto che in diversi casi i bambini, specie i piccoli, non gradivano i piatti unici, in accordo con gli esperti dell'Asl si è deciso di sostituire questa soluzione con un primo e un secondo, in maniera da dare un'alternativa, mentre orzo e farro verranno proposti con ricette diverse. Le modifiche ovviamente sono studiate in modo da mantenere sempre l'attenzione ai requisiti nutrizionali, ma anche con l'idea di proporre una varietà che aiuti gli alunni ad abituarsi ad una pluralità di gusti».
Risolta la questione dei menù, Comune e genitori hanno poi esaminato il nuovo sistema tariffario che da settembre verrà applicato alle mense scolastiche cittadine: «Abbiamo illustrato le nuove fasce di reddito e le modalità di calcolo - spiega ancora Cotelli -, in modo da presentare bene la logica di fondo del sistema e le ragioni dei cambiamenti»
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