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Martedì 16 Aprile 2013
Sondrio, andamento prezzi
Rincari sotto la media regionale
Nonostante i rincari, far la spesa a Sondrio resta più conveniente rispetto alla media dei capoluoghi lombardi: per riempire il carrello si spende l'1,1% in meno della media regionale
Sono alcuni degli elementi evidenziati da Ref ricerche nella rilevazione di gennaio sui prezzi al consumo nel Sondriese, un'indagine commissionata dalla Camera di commercio (per sopperire alla mancanza dei dati Istat) che prende in esame un paniere di 23 prodotti, alimentari e non, caratterizzati da basso prezzo unitario e alta frequenza d'acquisto. I punti vendita visitati per le rilevazioni sono 27, dall'ipermercato all'hard discount passando per supermercati, negozi di vicinato, macellerie e panetterie.
La mappa è cambiata, dall'ultima rilevazione: «Nella seconda metà del 2012 - ha spiegato il ricercatore Ref Fulvio Bersanetti - sono stati chiusi tre punti vendita e abbiamo rilevato quattro cambiamenti di insegna. Crisi dei consumi e ripensamento delle abitudini alimentari stanno creando un fenomeno di ristrutturazione della grande distribuzione e una forte sofferenza per il commercio al dettaglio».
Per l'analisi di gennaio 2013, comunque, Ref ha raccolto un totale di circa 1.100 quotazioni di prezzo. Che si dispongono su un ventaglio abbastanza ampio: il pane ad esempio costa da 1,96 a 3,98 euro al chilo, per la carne bovina si va da 9,98 a 29,90 euro al chilo, per il tonno in scatola da 6,22 a 15,62 euro al chilo, per il latte fresco da 79 centesimi a 1,74 euro al litro. E queste differenze si riflettono poi sullo scontrino: per riempire il carrello comperando tutto al prezzo massimo si spendono 190 euro, acquistando ciascun prodotto al prezzo più basso il conto si ferma a 78 euro e spiccioli, mentre la spesa al prezzo medio costa 141 euro.
Sul portafogli si fanno sentire anche le differenze fra le tipologie di prodotti: con quelli a marchio commerciale si risparmia circa il 32% rispetto ai prodotti di marca, mentre nel caso dei "primo prezzo" il risparmio sale al 56%, «una pressione che è cresciuta molto negli ultimi mesi - ha sottolineato Bersanetti -, visto che nel 2012 il risparmio era del 40% circa». C'è poi il caso dei prodotti di marca in promozione, con risparmi intorno al 45% rispetto allo "standard".
Nel confronto con il resto della regione, ha evidenziato sempre il ricercatore Ref, «circa i due terzi dei prodotti del paniere hanno livelli medi dei prezzi superiori a quelli della media lombarda, compresi acqua minerale, olio e pasta, mentre c'è una maggiore convenienza sui generi freschi, come mozzarella, pollo, uova e burro».
Per la spesa standard del paniere, comunque, il costo a Sondrio si conferma, come a luglio 2012, sotto la media regionale. Nell'ultimo periodo, come detto, in città si è registrata un'inflazione superiore alla media nazionale: da gennaio 2012 a gennaio 2013 gli aumenti più rilevanti fra i prodotti del paniere hanno riguardato tonno (più 6,8%), uova (più 7%), caffè e mozzarella, mentre risultano stabili o in lieve flessione i prezzi di carne, olio, burro e zucchero.
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