Sondrio: 42enne lecchese condannato per maltrattamenti in famiglia

Maltrattamenti in famiglia: condanna a un anno e quattro mesi di reclusione, la sospensione condizionale della pena è subordinata alla partecipazione ad percorso di recupero. Dopo la pausa estiva, è ripresa a pieno ritmo l’attività in tribunale a Sondrio.

Un 42enne lecchese residente in un paese della bassa Valtellina è stato condannato dal giudice per le indagini preliminari Antonio De Rosa per una serie di maltrattamenti nei confronti della compagna, spesso alla presenza del loro figlioletto, sin da quando lui aveva pochi mesi.

Diversi gli episodi contestati nel capo di imputazione, dal maggio del 2020 fino alla vigilia di Natale del 2023, insulti e vessazioni, ma anche violenze fisiche nei confronti sia della donna che del bambino. In uno dei casi denunciati dalla donna, che alla fine del 2023 aveva abbandonato la casa in cui conviveva con il compagno e aveva trovato la forza di denunciarlo, lui l’aveva sbattuta con violenza fuori di casa dopo un litigio, restando in casa con il bambino di soli due mesi; lei aveva dovuto supplicarlo e chiedergli scusa, nonostante non avesse fatto nulla, per poter tornare a casa e da suo figlio. A fine dicembre del 2023, a ridosso del Natale, secondo il capo di imputazione si era registrata un’escalation di episodi che avevano poi portato la donna, come detto, ad andare via di casa con il figlioletto e denunciare i maltrattamenti.

E per il 42enne, che era sottoposto anche alla misura del divieto di avvicinamento alle due parti civili, decaduta dopo la sentenza, è arrivata la condanna a un anno e 4 mesi di reclusione, limitatamente, però, ai maltrattamenti nei confronti della compagna; assolto, perché il fatto non sussiste, dai capi di imputazione che facevano riferimento a maltrattamenti nei confronti del figlio. Il gip ha concesso la sospensione condizionale della pena subordinata alla partecipazione a specifici corsi di recupero presso enti e associazioni. L’uomo è stato condannato anche al risarcimento della parte civile, decisa, in attesa del procedimento in sede civile, una provvisionale di 5.000 euro.

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