Sondalo, quando i medici
sono campioni anche di umanità

Nelle corsie del Morelli tra i pazienti in isolamento sensibilità e vicinanza

Cure intensive e subintensive, certamente, ma anche umanità, sensibilità, vicinanza.

Quelle che dimostrano, ogni giorno, ogni attimo, gli operatori dell’ospedale Morelli ai loro pazienti. Operatori che, a loro volta, sanno fare squadra e sanno attirarsi la benevolenza della cittadinanza, se è vero, come è vero, che non appena formulano una richiesta al territorio, questo, subito, risponde. Prendiamo la richiesta di poter avere dei tablet coi quali mettere in collegamento i pazienti coi loro famigliari. I medici del Covid l’hanno rappresentata all’associazione “Insieme per vincere”, di Valdidentro, e “taaac”, i tablet si sono materializzati.

Trasformandosi in momenti di gioia ai letti dei pazienti che non aspettano se non l’attimo di poter vedere, sullo schermo, i loro famigliari.

«Sono la pneumologa Sarah Barbuto e i colleghi della Chirurgia toracica, Francesco Inzirillo ed Elisa Scarnecchia ad occuparsi delle videochiamate - precisa in una nota stampa Asst Valtellina e Alto Lario -. Alcuni giorni fa è stata una bella sorpresa per figlia e nipotini vedere la mamma e nonna, finalmente uscita dalla Rianimazione, salutarli attraverso il tablet grazie al dottor Inzirillo».

Lo stesso che, giorno dopo giorno, dalla sua trasformazione da chirurgo toracico a medico Covid, tiene il #coviddiario su Facebook, aggiornandolo quotidianamente con nuove notizie “dal fronte”. Nel post di ieri ha evidenziato la particolare atmosfera che connota l’ospedale sondalino, da sempre, va detto, non solo ora, che siamo in piena emergenza.

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