
Cronaca / Lecco città
Venerdì 20 Marzo 2015
Slot a orario ridotto. Promosso il Comune
Lo stabilisce il Tar mettendo la parola fine sulla vicenda partita con un’ordinanza all’inizio del 2014. Assessore soddisfatto: «Accolta la nostra linea: il sindaco può deciderlo nel nome della salute pubblica»
Il Tar ha finalmente deciso nel merito. Il Comune di Lecco, per il tribunale amministrativo, ha fatto bene a regolare l’accensione e lo spegnimento (alle 10 e alle 24) delle slot machine di sale giochi e bar.
La parola “fine” sulla vicenda partita all’inizio del 2014 con l’ordinanza del sindaco che imponeva questa regolamentazione di orario ai locali ospitanti le “macchinette”, è ormai stata apposta in modo definitivo.
Canta vittoria, dunque, il Comune, che, però, è preoccupato dal decreto legge sulla delega fiscale che, ma è ancora da verificare, “scipperebbe” definitivamente ai sindaci la possibilità di decidere sugli orari in questione. «La nostra linea difensiva –spiega l’assessore ai Servizi sociali Ivano Donato – è stata accolta in toto: il sindaco, come tutore della salute pubblica, può imporre ai suoi concittadini lo spegnimento delle macchinette quando sia accertato che esse producono dipendenza da ludopatia. Ovvero per ridurre questo fenomeno».
I dati (Asl) parlano chiaro: 19° posto (nel 2013, anno preso a esempio prima dell’emissione dell’ordinanza) come spesa annua pro capite (1.398 euro) per i giochi; 150.000 “giocatori sociali”; ben 3.800 “giocatori problematici”; 2.200 circa le slot machines/vlt in provincia di Lecco; 221 persone/famiglie prese in carico dal servizio tossicodipendenze dell’ASL dal 2007; 83 persone/famiglie in carico nel 2013, di cui 51 sono le nuove prese in carico (+ 35% rispetto all’anno precedente). Ma Donato teme un “colpo di coda”: «Insieme a nove comuni capoluoghi di provincia abbiamo scritto una lettera indirizzata ai parlamentari e al presidente del Consiglio perché non strappi dalle mani dei sindaci la possibilità di regolamentare gli orari di gioco.
Giovanni Candino, il ricorrente del Bar Arlecchino di Belledo, delegato dell’Sts (sindacato totoricevitori sportivi) prende atto della vittoria al Tar del Comune ma spera, di contro, nel nuovo decreto legge: «Potrebbe essere che in futuro non siano più i sindaci a decidere gli orari delle slot-machine. Ma siamo ancora a livello di bozze, per cui non c’è nulla di certo. Diciamo solamente che o tutti i sindaci decidono di fare gli stessi orari, oppure è assurdo che a Lecco si apra alle 10 e si chiuda alle 24 mentre dall’altra parte del lago, a Malgrate, non ci siano limiti. Non può essere che un esercente sia svantaggiato rispetto a chi gli sta di fronte, è un paradosso».
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