Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 20 Dicembre 2017
Slot, il gioco malato: un triste primato
a livello regionale
La Valle in testa per le macchinette mangiasoldi. Terza in Italia anche per l’entità delle puntate pro capite. Spiccano i casi di Forcola e Andalo, con numeri da brivido.
Slot machine, in Valtellina si gioca troppo. Un’inchiesta con dati condotta e pubblicata sabato dal Gruppo editoriale Gedi, attraverso la propria rete di testate locali, fornisce un affresco impressionante della provincia di Sondrio. La Valtellina, secondo le rilevazioni del complesso dossier, è la «provincia in cui si gioca di più alle macchinette di tutta la Lombardia»; terza provincia d’Italia per entità delle giocate pro capite nel 2016 dopo Prato in Toscana e Rovigo nel Veneto.
Il dossier, consultabile online sul sito repubblica.it, è stato realizzato creando un database che raccoglie tutti i dati sul gioco d’azzardo in Italia nel settore delle slot. Sull’uso delle macchinette mangiasoldi si vede, tra l’altro, la Lombardia guidare la classifica nazionale delle regioni italiane i cui cittadini, nel 2016, hanno giocato di più in assoluto alle “slot”, gli apparecchi detti anche New slot e Awp e video lottery, le Vlt. A seguire negli exploit di consumo ci sono il Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Toscana, Puglia, Sicilia, Liguria. Sempre secondo l’inchiesta, in Lombardia nello scorso anno sono stati consegnati alle macchinette oltre 10 miliardi di euro, per la precisione 10.383.102.030, a fronte di una popolazione di circa 10 milioni di persone, 10.019.166. Andando sui dati scorporati, più di 5 miliardi e 310 milioni sono stati inghiottiti dalle slot, altri 5 miliardi e 72 milioni dalle Vlt, la regione conta in totale 64.049 apparecchi dei quali, 54.241 slot e 9.808 Vlt.
E sempre la Lombardia è anche la regione in cui la spesa pro capite è più alta: oltre 1000 euro a testa. Le liste di dati poco edificanti per la Valtellina proseguono, nel rilevamento della banca dati la provincia di Sondrio ha ben due comuni, Forcola e Andalo, che compaiono tra «i 20 comuni con giocate pro-capite più elevate sul totale della popolazione», rilevamento sempre del 2016. La posizione dei due paesi della Bassa Valle è tra l’altro di vertice: Forcola risulta essere «il secondo comune italiano con le giocate più alte in relazione al numero di abitanti, 801 residenti, giocata pro capite di 19.971 euro»; terzo in Italia è Andalo, «550 residenti, 17.535,9 euro il peso della giocata pro capite». Andalo compare anche in cima alla classifica tra i comuni con numero di apparecchi attivi percentualmente più alto rispetto al numero di abitanti, 550 residenti e 85,5 slot e Vlt, al primo posto, 17esimo posto per Forcola, 801 abitanti, 42,4 apparecchi.
Ma gli operatori valtellinesi che sono in prima linea nell’affrontare la piaga delle macchinette del monopolio e che seguono le tribolazioni a cui spesso vanno incontro i giocatori d’azzardo patologici contestano il dossier che è apparso ieri online e di cui parla tutta Italia. «I dati – afferma Marco Duca, dirigente della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione e coordinatore del progetto “Insieme contro l’azzardo” – non possono essere visti comune per comune, non ha molto senso. I paesi in cui sono attive grandi “sale slot” e Vlt sono frequentati da tantissimi giocatori di passaggio. Anzi, quella potrebbe essere la clientela numericamente più significativa. Chi gioca in maniera eccessiva lo fa spesso proprio lontano da casa, in luoghi nei quali non è conosciuto, credo che i dati che ho visto anche io su Andalo e Forcola siano influenzati dalla presenza sul territorio di qualche grande sala slot».
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