Cronaca
Venerdì 19 Giugno 2015
SL’alpeggio più grande affittato ai privati
Spazio a studenti, turisti e prodotti tipici
San Fedele IntelviContratto tra la comunità montana e l’associazione Ingaia di Appiano
L’Alpe di Orimento, dopo tre milioni pubblici investiti e sei aste fallite, può essere utilizzata
La comunità montana Lario Intelvese ricorre a trattativa privata e affitta l’intero compendio rurale e turistico dell’Alpe di Orimento, la più grande proprietà demaniale pubblica della Valle d’Intelvi.
Dopo 6 aste pubbliche andate deserte e qualche rinuncia dopo l’aggiudicazione, è stato siglato il contratto tra il presidente dell’Ente montano di San Fedele Ferruccio Rigola e il presidente dell’Associazione di promozione sociale Ingaia di Appiano Gentile, Bianca Tagliabue.
Lavori per 27mila euro
Dopo la firma, il patto che avrà una durata di 18 anni, è stato suggellato con una stretta di mano pubblica- nella foto- davanti a cittadini e amministratori nella sala assembleare dell’Ente. Il canone annuo è di 14 mila euro. Dovranno essere eseguiti lavori straordinari per un importo di 27 mila euro a cura dell’affittuario che saranno rimborsati sul canone per una somma di 3 mila euro annui, per 9 anni. « È con viva soddisfazione -ha detto Rigola- che concludiamo un lungo percorso. La difficile congiuntura economica ha reso più complessa l’assegnazione. La bontà del progetto ha trovato un adeguato riscontro. Una riqualificazione di eccellenza che attirerà numerosi visitatori in Valle.
Tra l’acquisto della proprietà e la sua ristrutturazione sono stati spesi soldi pubblici per oltre 3 milioni di euro. Il complesso di Orimento è situato alle pendici del monte Generoso. Si estende tra i comuni di San Fedele, Castiglione e Pellio Intelvi.
Gli interventi hanno permesso di recuperare la storica Casa Fernando e le strutture esistenti creando tre edifici: una struttura per le attività agrituristiche, un ecomuseo con aula didattica, il caseificio con annesso lo spaccio per la vendita di burro e formaggi e una stalla per ospitare una fattoria didattica.
Comprende anche l’antica «nevera» e una chiesetta ora sconsacrata. Attorno ai caseggiati si estendono terreni a pascolo per decine di ettari. Il complesso turistico ricettivo e quello rurale è alimentato da un acquedotto rurale realizzato dalla Comunità Montana.
Campi per studenti stranieri
L’associazione Ingaia, realizzerà percorsi educativi rivolti alle scuole sulla tradizione dell’alpeggio e la conoscenza degli animali tipici, percorsi educativi naturalistici sulla biodiversità dell’Alpeggio e sull’uso delle erbe alpine per preparazioni alimentari e curative.
Saranno svolte attività di promozione e valorizzazione del territorio, delle sue storie ed eccellenze ambientali, artistiche, culturali e sociali.
Grande rilevanza sarà data alla produzione casearia e alla vendita dei formaggi tipici della Valle d’Intelvi. Previsti campi di lavoro e studio aperti a volontari e studenti di tutto il mondo e corsi sulla«Blue Economy», ossia alla creazione di un ecosistema sostenibile attraverso tecnologie ispirate dal funzionamento della natura e trasformazione di sostanze sprecate in merce redditizia. Rilevanza avranno anche i progetti digitali che saranno diffusi su larga scala.
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