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Martedì 21 Aprile 2009
Sky cancella "Shooting Silvio":
Il regista: allibito e preoccupato
Sky ha cancellato la replica del film in cui un giovane scrittore decide di uccidere Silvio Berlusconi. La trasmissione era stata criticata dalla Pdl che aveva parlato di incitamento alla violenza. Il regista: "Segno di un potere immanente"
Il lungometraggio era stato mandato in onda in prima visione televisiva dall'emittente satellitare di Murdoch la sera di Pasquetta in prime time suscitando la reazione indignata del Pdl che ha definito il film come "un inno alla violenza". Nel palinsesto dell'emittente satellitare erano previste altre repliche, una lunedì 20 alle 17 e l'altra il 25 aprile.
La contestata pellicola tuttavia non è andata in onda: al suo posto un film americano di cui Sky non ha fornito il titolo nel tradizionale sottopancia.
Il regista non se la sente di parlare di censura, ma certamente la cancellazione dal palinsesto di Sky del suo film è "un fatto grave". Berardo Carboni, autore della pellicola che ha suscitato la reazione indignata del Pdl, si dice "allibito" per quanto accaduto: "E' un fatto grave. Non è una censura perché è una scelta libera di Sky ma è il segno di un potere immanente".
"Sono allibito e preoccupato - prosegue Carboni - se questo potere tocca anche Sky che è stata l'unica tv che negli ultimi anni ha dato visibilità a registi giovani e indipendenti e, insieme al Ministero della Cultura, ha di fatto consentito la sopravvivenza del cinema giovane". Nonostante ciò, il giovane regista si dice "ottimista": "Quanto accaduto dimostra che esiste un controllo ampio e diffuso" dell'informazione e della televisione "e che spesso non si fanno delle cose perché si ha paura. Io non rifarei Shooting Silvio ora, ma sono orgoglioso di averlo fatto allora e spero di riuscire a fare ancora. Anzi, ne sono convinto: io riesco a esprimermi. Credo in un futuro di libertà".
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