Simona Nava: «Saremo minoranza, con orgoglio»

Lady preferenze soddisfatta per il risultato personale, analizza le cause della sconfitta

Con 579 preferenze ottenute nelle recenti elezioni amministrative, Simona Nava non è solamente la più votata dai morbegnesi, ma anche colei che ha ricevuto il più alto gradimento dell’intera la provincia. Per lei un exploit decisamente brillante oltretutto al debutto nella sfida elettorale nella sua città. Nava, nota imprenditrice morbegnese, titolare dell’agenzia Sviluppo creativo (sua la firma su numerosi eventi di grande richiamo organizzati sull’intero territorio provinciale) era in lista con Franco Marchini e “Noi per Morbegno “ sconfitta alle urne dal neo sindaco Patrizio Del Nero per 326 voti ( 3.440 pari al 52,49 % contro i 3.114 voti pari al 47, 51%). Nonostante il responso delle urne che lo hanno visto perdente, in questa sfida a suon di voti è stato il gruppo di Marchini ad aggiudicarsi i numeri più alti in termini di preferenze: 3220 contro le 2629 della formazione di Del Nero, con la miglior perfomance in assoluto di Nava. «Questo la dice lunga sull’importanza di una squadra dove la diversità ha arricchito la progettualità di questa campagna» – dice Nava orgogliosa e molto soddisfatta di ciò che il gruppo ha fatto insieme. «Dal punto di vista personale non posso che ringraziare molto i morbegnesi per l’apprezzamento, perché i voti sono segno di apprezzamento e questo per me è motivo di grande soddisfazione anche per l’operato che portato avanti professionalmente in questi anni. Ma voglio ribadire il clima di affiatamento che ho vissuto con una squadra assolutamente competente, con forti professionalità. Ho sentito fortemente questo progetto civico portatore di idee. Avremmo voluto portare il nostro contributo progettuale per Morbegno, purtroppo non è stato condiviso dalla maggioranza dei cittadini». E ancora: «Sottolineo la civicità del nostro progetto: non mi sono mai esposta politicamente, non ho tessere partitiche, con il mio lavoro non sarebbe opportuno, chi ha voluto leggere tra le righe un apprezzamento esterno dei partiti non ha approfondito il nostro programma». Nava non nasconde un confronto fra le parti in lizza per le amministrative molto combattuto. «Avevamo un candidato sindaco più esposto rispetto al suo sfidante, come è fisiologico che sia per chi fa parte di una maggioranza uscente. Maggioranza che, lo dico perché lavoro nella comunicazione, ha pagato lo scotto di non “sapersi vendere bene”, di comunicare poco: basti pensare ai circa 17 milioni di euro per investimenti reperiti nel quinquennio scorso che forse dovevano essere valorizzati anche a livello di divulgazione fra la gente, con i media». Ora però è tempo di entrare in consiglio, seduti sui banchi di minoranza. «Minoranza per me non vuol dire opposizione. Per questo cercheremo di essere costruttivi nel nostro ruolo e come è nel dna di questo gruppo. Porteremo i nostri valori seguendo la nostra logica e la nostra capacità di giudizio. Ricopriremo il ruolo di controllo, faremo presente quello che si deve migliorare, senza escludere apprezzamenti quando ce ne sarà bisogno, proprio come abbiamo dimostrato sin d’ora, con lo stile della squadra che vorremmo continuare a mantenere»

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