Società e Costume
Martedì 24 Agosto 2010
Sì dell'Onu alla dieta mediterranea
Diventerà patrimonio dell'umanità
L'Unesco dà il via libera alla tutela delle tradizioni gastronomiche dei Paesi mediterranei: è stata infatti accettata la richiesta presentata da Italia, Spagna, Grecia e Marocco. "Un successo di prestigio per i nostri agricoltori" ha commentato il ministro Galan
ROMA - Primo sì dell'Unesco alla dieta mediterranea come patrimonio immateriale dell'umanità.
Lo rende noto il il ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, sottolineando che "il parere favorevole del comitato tecnico dell'Unesco rappresenta per l'agricoltura del Mediterraneo un riconoscimento di grande prestigio.
Per il nostro Paese e per i nostri agricoltori questo primo sì è uno straordinario successo. Ritengo - aggiunge - che ci siano tutti i presupposti affinché anche il comitato esecutivo, che si riunirà a novembre e di cui l'Italia è membro, dia parere favorevole".
Il comitato tecnico dell'Unesco, in particolare, ha dato una valutazione positiva all'iscrizione della dieta mediterranea nella lista delle tradizioni considerate patrimonio mondiale immateriale dell'umanità.
Questo parere dovrà essere ratificato dal comitato esecutivo della Convenzione sul patrimonio immateriale, che si riunirà a Nairobi dal 14 al 19 novembre.
La candidatura della dieta mediterranea era stata avanzata quattro anni fa da Italia, Spagna, Grecia e Marocco, ma per l'Unesco non soddisfaceva i requisiti previsti dalla Convenzione del 2003.
L'anno scorso però l'Italia l'ha ripresentata, sempre insieme a Spagna, Grecia e Marocco, e ha assunto il coordinamento del gruppo di lavoro internazionale, riscrivendo interamente la candidatura e sottolineandone il valore culturale. E questa volta l'Unesco ha dato parere favorevole.
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