Così il cinema incrocia i nostri destini. Per un curioso paradosso, la città di Lecco, priva o quasi di sale cinematografiche, si è scoperta essere un set ambito. Grazie ad una serie di fortunate coincidenze e di programmate decisioni il nostro lago si trova al centro degli interessi di produzioni cinematografiche internazionali e nazionali.
E’ quello che gli addetti ai lavori chiamano cineturismo e che per i territori interessati ha un ritorno economico di rilievo. Lecco ed alcuni comuni limitrofi hanno vissuto l’esperienza legata alla terza serie dello sceneggiato Rai “Una grande famiglia”; sono state sei settimane che hanno visto il centro cittadino “occupato” da attori e telecamere, ma che hanno anche visto la costante presenza in città di sessanta persone con tutto quello che ciò comporta. Un giro economico, come si dice in gergo, che non è da sottovalutare, poiché non si tratta di un fatto episodico. L’anno prossimo, infatti, la quarta serie di “Una grande famiglia” tornerà a Lecco e pare proprio che altre produzioni internazionali sbarcheranno sul nostro lago. Tutto questo si deve alla Film Commission Lombardia diretta da Alberto Contri ed alla sede territoriale di Lecco che ha in Paolo Cagnotto ed Egidio Magni le sue anime.
Se volessimo tracciare una specie di storia di questo rapporto tra il ramo lecchese del lago di Como ed il cinema, dovremmo rifarci agli ultimi cinque anni, quelli in cui la Lecco Film Commission ha operato. Sul nostro lago sono arrivate le produzioni indiane di Bollywood, le prime ospitate in Lombardia, alcune troupe cinesi impegnate in un film dedicato alla moda e poi la già citata fiction Rai “Una grande famiglia”.
Una progressione interessante, che pare solo l’inizio di un roseo futuro. Del resto Alberto Contri è stato esplicito: «I cinesi e gli indiani nei loro film girati in Lombardia, vogliono sempre due luoghi: il Duomo di Milano ed il lago di Como. Su questo non transigono». Forse grazie anche a George Clooney, ma sicuramente non solo, siamo diventati un set cinematografico ambito e questo si sta rivelando uno degli spazi possibili per la crescita economica futura. Il ruolo delle film commission, come quella di Lecco, è quello di dare un appoggio logistico ed organizzativo alle case di produzione cinematografiche e pare proprio che a Lecco in questo ci sappiamo fare.
Sì è aperta, insomma, una finestra nuova e per certi versi inattesa ma che ha potenzialità economiche ancora da esplorare. La produzione di “Una grande famiglia” tornerà a Lecco perché qui ha trovato grande organizzazione e disponibilità anche da parte dell’amministrazione comunale. E quest’ultimo è un aspetto non da poco. In Italia, il paese della burocrazia elefantiaca, in cui per avere un permesso qualsiasi possono passare dei mesi, trovare capacità di sintesi e operatività non è sempre facile. A Lecco è accaduto e l’anno prossimo attori come Alessandro Gassman, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli torneranno a girare tra le nostre case.
L’assessore alle attività produttive e al turismo del Comune di Lecco, Armando Volontè, ha anche prefigurato la possibilità di usare parte dell’area Leuci per collocarvi una sorta di base operativa per le troupe cinematografiche impegnate sul nostro territorio. Una prospettiva molto interessante che darebbe ulteriore sostanza a questa commistione tra cinema, turismo e occupazione. Si passerebbe dalle luci delle lampadine a quelle della ribalta, in un passaggio di testimone dai contorni suggestivi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA