Un centro di eccellenza per lo scambio culturale che domenica presenterà alcuni progetti ispirati o collegati alla cultura degli Alpini, in vista dell'Adunata Nazionale che si terrà a Bergamo il prossimo fine settimana. È stato proprio Fulvio Valsecchi a invitare personalmente Massimo Rota all'evento, chiedendo all'hair stylinst bergamasco di organizzare una sfilata che richiamasse il denso universo di simboli e colori degli Alpini.
Protagoniste dell'inusuale passerella 7 modelle che sfoggeranno acconciature inedite, ispirate al tipico look degli Alpini. «Quando sono stato contattato dall'architetto Valsecchi che mi ha proposto una sfilata di acconciature dedicata agli Alpini, ho accolto la proposta con grande entusiasmo – ha commentato Massimo Rota -. È un onore per me presentare il mio lavoro in uno dei templi dell'arte della nostra città, quale è il Castello di San Vigilio, all'interno di un progetto che tanto sta dando a uno dei simboli del ricco patrimonio storico-artistico custodito da Bergamo.
Sarà per me un'occasione per sperimentare acconciature inedite prendendo ispirazione dai colori e dagli oggetti tipici degli Alpini, come la penna e il cappello. È una sfida che però ho accolto con piacere anche per dare il mio personale benvenuto agli Alpini e contribuire a mio modo ad accogliere questo evento a Bergamo. In fondo il look degli alpini e la nostra città sono più intrecciati di quanto si potrebbe pensare».
Infatti, proprio gli Alpini del battaglione Morbegno, di stanza a Bergamo e insediati nella caserma Montelungo, furono scelti per sperimentare, nell'aprile del 1906, l'attuale divisa grigioverde. Gli Alpini del Morbegno, come tutti i reparti con la penna nera, indossavano all'epoca una divisa composta da una giubba turchina e pantaloni bianchi, gli stessi colori dell'esercito piemontese, che non facilitava la mimetizzazione in ambiente montano.
I militari del Morbegno furono inviati sulla Maresana e il Canto Alto, alcuni con una nuova divisa di colore grigio, altri con quella in uso fino a quel momento, inseguiti da un gruppo di altri militari scelti tra quelli con la vista migliore. L'esperimento andò tutto a favore della nuova divisa, che si dimostrò essere molto meno visibile di quella bianca e rossa. Nacque così il “plotone grigio” composto da 40 uomini della 45° compagnia del Morbegno.
La nuova divisa, dopo varie prove e modifiche, diventò “grigioverde” e nel 1908 fu adottata da tutto il Regio Esercito. Sarà proprio a questi colori che Massimo Rota si ispirerà per creare le acconciature, senza tralasciare la penna e il cappello, gli elementi più rappresentativi degli alpini, anche perché deputati a rappresentare il grado, il battaglione, il reggimento e la specialità di competenza.
Ma la vera sfida che attende Massimo Rota è quella di dare femminilità ad un look tradizionalmente maschile: anche se oggi il gentil sesso rappresenta un quarto delle truppe alpine e il tenente Katia Franz dall'ottobre dello scorso anno guida i cento professionisti che compongono il 9° reggimento Alpini all'Aquila, quando si parla di militari è inevitabile il richiamo ad un mondo storicamente a dominanza maschile.
«Dovrò adattare le mie idee al corpo e al viso femminili partendo da elementi tipicamente associati all'archetipo maschile – conclude Massimo Rota -. Visto il costante aumento delle donne che decidono di intraprendere la carriera militare, credo che però adattare l'abbigliamento delle nostre truppe alle esigenze delle donne sarà un'esigenza sempre più sentita. Ma non mi limiterò a prendere come modello la divisa alpina,. Mi rifarò più in generale allo stile della gente di montagna, terra che ha fatto di Bergamo la patria degli Alpini per eccellenza».
Accanto a Massimo Rota ci sarà anche l'hair stylist di Milano Grazia, che proporrà altre due creazioni anch'esse ispirate agli Alpini. Se Massimo Rota non ha voluto anticipare nulla, Grazia invece ha fatto intendere che le sue modelle avranno un'immancabile penna in testa, un trucco molto pallido su labbra rosse e la loro bellezza non sarà impreziosita da nessun gioello. Solo due orecchini decoreranno il viso di queste coraggiose donne alpino in passerella.
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