Cronaca
Mercoledì 30 Settembre 2015
Servono protesi, l’ospedale non le ha
Una lecchese di 77 anni con la diagnosi di gravità per l’intervento al ginocchio, deve aspettare. «Non so neppure quanto,mi hanno detto forse cinque mesi. Motivo? Non ci sono i soldi per l’apparecchio». L’ospedale ammette: «Budget esaurito»
Ha un ginocchio fuori uso che non le dà tregua: fatica a camminare e il dolore costante la costringe ad assumere antinfiammatori no stop. Ma l’ospedale non ha i soldi per le protesi. A quando l’intervento? Chissà, ci vorranno mesi, non si sa quanti.
Per ora una donna lecchese domiciliata in via Monte Sabotino («Una zona in salita, non posso proprio camminare nei pressi di casa mia») resta confinata sulla sua poltrona in attesa di essere chiamata dall’ospedale. Senza neanche sapere quando sarà contattata per il ricovero.
Una situazione assurda in cui si trova lei e verosimilmente molti altri pazienti. «Ieri mattina allo sportello per i ricoveri, quando ho portato tutta la documentazione, questo mi sono sentita rispondere: la chiameranno, signora. Ma quando? Dubbiosa l’impiegata ha risposto, mah, tra quattro o cinque mesi». Eppure sulla ricetta del medico dell’ospedale che l’ha visitata la diagnosi non lascia adito a dubbi sulla gravità della sua patologia: necrosi ossea femorale mediale del ginocchio destro.
«Quello che mi ha lasciato sbalordita - aggiunge la paziente - è che l’intervento non può essere effettuato al più presto, come sarebbe opportuno, a quanto pare per problemi di soldi: non ce ne sono per acquistare le protesi».
L’azienda ospedaliera ammette: «Esaurito il budget messo a disposizione dalla Regione». Ma tiene anche a precisare che per i casi di urgenza, quelli cioè in cui è a rischio la salute del paziente, non ci sono problemi. Inoltre segnala che gli interventi protesici nel corso del 2015 sono stati 180, con un trend in grande crescita rispetto agli anni scorsi.
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