Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 10 Giugno 2015
Servizio salvavita: obiettivo centrato
per l’Emodinamica
Ora è attivo tutti i giorni, 24 ore su 24. Basta trasferimenti - Dall’1 giugno già 7 infartuati trattati. Stasi: «Non è stato semplice ma ci siamo riusciti».
Dall'1 giugno l’Emodinamica 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, in provincia di Sondrio, è una realtà. Lo ha annunciato con grande soddisfazione Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna, lunedì mattina nei locali della direzione strategica.
«Il 4 gennaio - ha detto Stasi - parlando della sospensione dei due posti di Unità Coronarica al Morelli di Sondalo, avevamo annunciato la ferma volontà di dar corso all’Emodinamica h24 in provincia di Sondrio entro la primavera. E lavorando alacremente, ce l’abbiamo fatta. Non è stata un’operazione semplice, perché abbiamo vincoli in termini di assunzioni di personale e di ampliamento di servizi, ma quando ci siamo confrontati con i funzionari regionali sull’intenzione di rendere completo questo servizio salvavita in provincia di Sondrio abbiamo ricevuto un sostanziale nulla osta. Per cui, ritengo che anche per il futuro questa alta specialità, per la nostra realtà provinciale, sia del tutto salva».
La puntualizzazione è d’obbligo, dentro un contesto sanitario regionale in cui si tende a tagliare alte specialità, piuttosto che introdurne di nuove. Concetto, però, che vale soprattutto per le realtà metropolitane, dove c’è una concentrazione di alte specialità contigue. Meno per una realtà come la nostra dove, fino a 8 anni fa, non esisteva neppure l’ombra del servizio di Emodinamica introdotto, in partnership pubblico-privata, dall’allora direttore generale Roberto Rotasperti.
«Noi ci inseriamo nel solco tracciato da Rotasperti - ha detto Stasi - completando l’allestimento dello staff di Emodinamica affinché possa operare su tutte le urgenze che interessano popolazione residente o turistica della provincia di Sondrio. Ora nessuno dovrà più essere trasferito al Manzoni di Lecco, con cui eravamo convenzionati, per essere sottoposto ad angioplastiche sia d’urgenza sia programmate. Un obiettivo, peraltro, quasi già raggiunto lo scorso anno: nel 2014 solo il 18,1% degli infartuati ha dovuto essere trattato fuori provincia contro il 34,6% del 2011».
Emanuela Tavasci, emodinamista, responsabile del Dipartimento di Cardiologia ed Emodinamica dell’Aovv, in servizio a Sondrio dal settembre dello scorso anno, ha precisato «che sono aumentate di 100 unità le angioplastiche effettuate nei primi cinque mesi di quest’anno nella nostra Emodinamica. Siamo a 238 contro le 139 dei primi cinque mesi dello scorso anno e, dall’1 giugno ad oggi, sono già 7 gli infartuati trattati. Di queste angioplastiche alle coronarie, poi, 48 sono state quelle primarie effettuate nei primi cinque mesi di quest’anno e 33 quelle effettuate nello stesso periodo dello scorso anno. Le angioplastiche primarie sono quelle effettuate su infartuati in cui il problema si manifesta acutamente. Poi ci sono altri tipi di interventi che effettuiamo in Emodinamica e che sono chiamati, in gergo, gli “ombrellini”».
Quello che importa sottolineare ad Emanuela Tavasci è che «è fondamentale poter concentrare su Sondrio questo tipo di interventi che, in urgenza, devono essere effettuati entro un lasso di tempo stabilito e codificato. Ringrazio tutto il personale di Cardiologia, il dottor Enrico Beretta, responsabile dell’Anestesia e Rianimanzione di Sondalo (e, ora, di tutta l’Aovv), per il supporto prestato dal settembre dello scorso anno a oggi».
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