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Giovedì 26 Settembre 2024
Sembrano Guzzi, ma non lo sono. Ecco i cloni dell’Aquila made in China
Sembra davvero che copiare spudoratamente le moto migliori al mondo facendole pagare meno sembra una pratica diffusissima, che arriva soprattutto dalla Cina.
Se le foto della Moto Guzzi… pardon, la Changjiang V 750 Defender le avevamo visto circolare già un po’ di tempo fa, e avevano sorpreso ora lasciamo decidere a voi quanto sia identica alla nostra V85/TT, ora invece sorprende l’ultima idea del marchio cinese QJ Motor che sta facendo un vero mix tra Harley Davidson e Moto Guzzi, riscuotendo successo proprio per il prezzo proposto alla clientela.
Ma se il motore bicilindrico è identico a quello della gloriosa casa americana, la linea è spudoratamente targata Mandello o meglio ancora V7/V9. A dire il vero vedere modelli così simili ai nostri fa male, perché siamo ben abituati a vedere sul serbatoio sulle testate il nome Moto Guzzi oppure sul serbatoio l’effige dell’aquila e non il marchio QJ Motor.
Il motore è da 300 centimetri cubici e circa 30 cavalli con un peso contenuto - solo 163 chili - un cambio a sei marce e la sella alta soltanto 70 centimetri da terra. Il prezzo si aggira attorno a 4.700 euro. Ma se vogliamo fare un salto indietro per restare sempre nella filosofia cloni, la Defender 750 realizzata dalla Changjiang ha davvero tanto troppo di Moto Guzzi. Per fortuna almeno quella moto made in Cina, non si potrà importare in Italia, ma fino a quando? L’escamotage di vendere la Defender con il sidecar fa ulteriormente propendere che questa tipologia di moto a tre ruote in Italia non ha mercato e quindi per ora a Pontedera - sede della Piaggio e quindi proprietaria del marchio Moto Guzzi - possono dormire sonni tranquilli. Intanto il mercato della moto cinese guarda con un certo interesse a Mandello per prender spunto, perché la storia di 103 anni fa ancora la differenza. La storia stessa insegna: meglio un originale di una copia, anche se fatta bene.
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