Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 04 Aprile 2020
Seconde case, più controlli per Pasqua
Il prefetto: «La gente esca di meno»
Accolto l’appello dei sindaci dell’Alta Valle che temono arrivi nelle seconde case
Si annuncia una Pasqua “bassissima”. All’insegna di un’austerity con cui, mai, la maggior parte di noi, ha avuto occasione di rapportarsi.
Eppure vale la pena di prepararsi psicologicamente, perchè si paventano giorni duri. Anzi, durissimi. Connotati da un bel tempo di cui non potremo godere. Perchè quella che è stata richiesta dai sindaci, ordinata da Regione Lombardia, e avvalorata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi ieri in prefettura a Sondrio, è una tolleranza zero, senza precedenti, verso tutti coloro che non rispetteranno le regole. E che incorreranno ancor più facilmente in sanzioni, considerato che Regione Lombardia ha stanziato 500mila euro per i Comuni, finalizzati al potenziamento dei controlli da parte della Polizia Locale.
Rimanere in casa sarà sempre più un dogma sancito anche in un richiamo urgente alla cittadinanza formulato, ieri, dal prefetto.
«Mi è stato segnalato un incremento di persone e mezzi sulle strade del territorio provinciale - scrive il prefetto, Salvatore Pasquariello, in una lettera inviata ai sindaci della provincia -, peraltro inferiore all’aumento registratosi sul restante territorio regionale. Vi invito a richiamare l’attenzione dei cittadini circa l’assoluto rispetto delle misure previste per il contenimento del contagio da coronavirus, favorendo anche la riduzione degli spostamenti ’autorizzati’ soddisfacendo in un’unica occasione tutte le necessità primarie».
Il che significa concentrare in una sola uscita incombenze come fare la spesa, comprare il giornale o andare in farmacia.
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