Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 01 Settembre 2021
Secam, rivoluzione al vertice
Trasferito Mariani, dopo 21 anni
Il consiglio di amministrazione ha nominato lo storico direttore alla controllata Sea
«Riorganizzazione interna con trasferimento di personale e attività alla controllata Sea e ricambio, anche in ottica futura, attraverso la crescita e la valorizzazione delle professionalità più giovani già presenti».
Tradotto: lo storico (e poco gradito ad alcuni soci) direttore di Secam Andrea Mariani viene distaccato nella controllata Sea insieme ad altre 20 persone. «Promoveatur ut amoveatur» direbbero i latini, «sia promosso perché sia rimosso».
La fine dell’estate porta importanti novità in Secam, la società interamente pubblica che si occupa di rifiuti e ciclo integrato delle acque in provincia di Sondrio.
Venerdì il consiglio di amministrazione guidato dal presidente Raffaele Pini ha infatti deliberato, «con una soluzione condivisa dagli interessati» specifica l’ad Gildo De Gianni, una serie di cambiamenti che entreranno in vigore a partire da oggi.
E se il pacchetto delle decisioni comprende un’ampia serie di azioni finalizzate all’aumento dei ricavi, e di conseguenza degli utili da redistribuire tra i soci, che saranno illustrate nei prossimi giorni con dovizia di particolari, il cambio del direttore è certamente la scelta che colpisce di più. Non foss’altro perché Mariani, in Secam da 26 anni, ricopriva quel ruolo da 21.
«Siamo fiduciosi che farà un ottimo lavoro anche in Sea così come lo ha svolto in Secam - dice De Gianni -. E poi bisogna pensare al futuro facendo crescere anche le professionalità già presenti in azienda».
Il posto di direttore operativo lasciato da Mariani sarà preso da Andrea Portolani, il bresciano direttore finanziario la cui figura è stata introdotta lo scorso anno su volontà principalmente dei soci maggiori per seguire la realizzazione del piano economico-finanziario, gestire i rapporti con gli istituti di credito, definire la programmazione e la verifica dei flussi di cassa e implementare un sistema di controllo di gestione in stretta collaborazione con il Cda dopo le difficoltà di cassa incontrate dalla società a causa degli ingenti investimenti fatti in materia di ciclo integrato delle acque su indicazione dei soci.
«Portolani - spiega De Gianni - coordinerà le direzioni del settore idrico di cui si occupa Brigitte Pellei e di quello ambientale a capo di Andrea Duico».
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