Scuole chiuse in anticipo, la rabbia del sindaco di Garlate: «Pronti a rivolgerci al Prefetto»

Famiglie messe in difficoltà, aziende del servizio mensa che si sono viste decine di disdette in un solo giorno, trasporti e volontari che devono fare i salti mortali per riorganizzare il servizio e sindaci che corrono ai ripari, per aiutare le famiglie e che arrivano a fare di persona il servizio vigilanza sui bambini, in attesa che i bus trovati all’ultimo, possano trasportarli a casa. È il caso di Olginate e Valgreghentino. Mentre a Garlate il comune, il sindaco Giuseppe Conti è pronto a rivolgersi al Prefetto.

Un caotico effetto domino, quello che si è verificato giovedì, si ripeterà venerdì e probabilmente anche settimana prossima, generato dalla decisione presa dalla professoressa Luisa Zuccoli, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Giosuè Carducci” di Olginate, Valgreghentino e Garlate, di chiudere la scuola due ore prima del previsto, alle 14.00. Una decisione d’urgenza, come si legge nella circolare numero 6/A inviata alle famiglie alle 16 di mercoledì, attuata perché nelle scuole primarie dei tre comuni non ci sono sufficienti insegnanti e i docenti presenti hanno già svolto ore eccedenti al loro orario. Un problema enorme che coinvolge 175 bambini della scuola primaria “Greghentino” di Valgreghentino, un centinaio della “Anna Frank” di Garlate e più di 220 della “Rodari” di Olginate.

Il sindaco di Garlate, Giuseppe Conti è arrabbiato e allibito: «Fino alle 18 non abbiamo ricevuto avuto alcuna comunicazione, ed è davvero una situazione incresciosa. Dopo una decisione comunicata via pec alle 16.18 senza alcun avviso, che ha destabilizzato la vita familiare di decine di famiglie, che ha messo in difficoltà i trasporti scolastici, i volontari del piedibus e l’organizzazione delle mense, c’è stato solo silenzio. La dirigente si è negata al telefono, così come la responsabile dei servizi. Non sappiamo cosa succederà venerdì, né quando finirà questa situazione. Ripeto, siamo considerati dei sudditi».

Conti non lo accetta: «Non funziona così. Se venerdì non avremo notizie certe e in tempo utile per organizzarci, interesseremo prefettura e autorità scolastiche per scongiurare quello che sta diventando interruzione di pubblico servizio». Grottesco il racconto della giornata di giovedì: «Il piedibus è saltato perché i volontari non possono alle 14. Abbiamo contattato tutte le famiglie e abbiamo offerto soluzioni “personalizzate”. Ho cercato invano la preside tutto il giorno. A scuola non rispondono o risponde chi sa niente. Anche agli altri sindaci informazioni zero». A Olginate, il comune è riuscito a organizzare il trasporto e anche il Piedibus, ma il sindaco Marco Passoni si è dovuto occupare di vigilare sui piccoli utenti. Stessa cosa a Valgreghentino, con il sindaco Matteo Colombo che ha aiutato le famiglie facendo vigilanza. Colombo conferma poi un altro effetto collaterale: «Solo nella giornata di giovedì il servizio mensa ha registrato 31 disdette».

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