Scuola, si riparte senza mascherine

Il rientro Prima campanella per quasi 23mila studenti in provincia di Sondrio. Niente dad per i contagiati, solo gel per le mani

Zaino sulle spalle oggi si ritorna a scuola dopo le vacanze estive: la campanella suona e chiama all’appello i 22.867 gli studenti delle scuole della provincia.

Nuove regole

In verità da una settimana già in aula sono rientrati 2.802 bimbi della scuola dell’infanzia, cui si aggiungono da stamane 7.429 alunni iscritti alla primaria, 4.802 teenager delle medie e i 7.834 studenti delle scuole superiori.

Come consuetudine da alcuni anni il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio andrà a fare visita, dando il benvenuto e facendo gli auguri per il nuovo anno, ad alcune scuole. Si tratta di due comprensivi: oggi Fabio Molinari sarà a Teglio. Prima alle 10,30 alla scuola primaria e secondaria di Tresenda, plessi che dipendono dall’istituto diretto da Angelo Grassi, e a seguire alla primaria e media nel centro tellino intorno alle 11.30. Domani, martedì 13 settembre, invece, il dirigente dell’Ust farà tappa alla scuola media di Talamona, per salire poi a Tartano, dove incontrerà i bambini della scuola primaria che si trova nella frazione Campo.

Una ripresa all’insegna della (quasi) normalità, sul fronte Covid. Rispetto all’anno scorso, le indicazioni dettate prima dall’Istituto superiore di sanità e recepite mettendole nero su bianco dal ministero dell’Istruzione sono light: niente mascherine in aula, ad eccezione per gli alunni con fragilità, niente prova della febbre all’ingresso, ma igienizzazione delle mani obbligatoria. E niente più didattica a distanza per gli alunni contagiati, almeno per ora. Poi strada facendo si vedrà.

Dal canto suo l’Ats della montagna ha già incontrato in un meeting online i dirigenti di tutti gli istituti nel pomeriggio di giovedì per dare tutte le informazioni in merito e le modalità di intervento in caso di contagio.

Diverso invece il rientro per quanto riguarda il personale. Come peraltro già pubblicato su questa testata in questa prima settimana di lezione sono diverse le scuole - soprattutto primarie e medie -, in cui i presidi si sono visti costretti ad intervenire sull’orario riducendolo. Ad esempio escludendo, per gli alunni che frequentano la settimana corta, i rientri pomeridiani a causa della mancanza di personale docente.

Graduatorie

In verità, espletate con ritardo le nomine in ruolo non di sua competenza, l’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio da giovedì ha cominciato a nominare gli insegnanti dall’infanzia alle scuole superiori in base alle preferenze espresse dagli stessi e individuate da un algoritmo sulla base dei posti disponibili dalle Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze), operazioni ormai concluse.

Assegnazioni, queste, che però non saranno sufficienti per coprire il fabbisogno in cattedra. Toccherà ora ai presidi entrare in campo e procedere per completare il quadro attingendo dalle graduatorie di istituto e nominando insegnanti sulle cattedre vuote. Posti ancora vacanti anche per il personale Ata, in particolare bidelli: un centinaio quelli che mancano all’appello.

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