Homepage / Morbegno e bassa valle
Sabato 02 Marzo 2013
Scuola, nulla di fatto in Regione
sul secondo istituto comprensivo
Ieri mattina all'ufficio scolastico regionale non è stat odeciso nulla in merito alla proroga chiesta dal Comune di Morbegno per valutare tutte le opzioni possibili. Ogni decisione slitta soltanto di alcuni giorni
MORBEGNO - Nulla di fatto a Milano. La direzione generale Istruzione e Cultura del Pirellone si è concessa e ha concesso al Comune ancora qualche giorno per riflettere e decidere sulla deroga del secondo circolo didattico di Morbegno, uno dei pochi in tutta la Lombardia a non aver ancora accorpato la scuola dell'infanzia, la primaria e la vecchia scuola media, così come dispone la normativa.
Presenti all'incontro che si è svolto ieri mattina, il sindaco di Morbegno Alba Rapella, quello di Cosio Valtellino, Fausta Svanella, un rappresentante della Provincia di Sondrio, la direzione regionale e l'Ufficio scolastico regionale. «Durante l'incontro abbiamo approfondito il documento approvato nei giorni scorsi dalla nostra giunta e ogni componente ha espresso in modo costruttivo e rispettoso delle parti il proprio punto di vista - ha riferito Rapella nel comunicato diffuso dopo la conclusione del vertice - il dialogo ha consentito di mettere in luce gli aspetti che depongono a favore delle diverse ipotesi risolutive che rimangono aperte e alla fine abbiamo concordato di darci ancora alcuni giorni di riflessione e approfondimento per individuare l'assetto che consenta la migliore proposta formativa per gli alunni delle scuole di Morbegno».
La decisione sarà sicuramente presa in tempi rapidi, vista l'urgenza di fare chiarezza su una questione che è stata ampiamente dibattuta in città nelle ultime settimane. Ci sono molte famiglie, soprattutto quelle dei ragazzi iscritti alla scuola media Vanoni che aspettano di capire cosa succederà dopo settembre, al termine di questo burrascoso anno scolastico. L'ipotesi di creare una nuova scuola media nello stesso edificio della Vanoni ha destato più di una preoccupazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA