Scuola, caos supplenti. Il sindacato: «Sarà un inizio con molte difficoltà»

«L’anno scolastico partirà con molte difficoltà: saranno messe a dura prova le segreterie, che dovranno in condizioni di emergenza arrangiarsi con chiamate e conferme sul fronte delle supplenze. Il sistema attuale, come quello degli anni precedenti, non riesce a garantire la sostenibilità delle scuole, in termini di diritto allo studio e diritto al lavoro: docenti e Ata, così come studenti e famiglie, sono destinati ad un inizio incerto e sotto l’insegna della precarietà. La scuola non merita questa situazione».

E’ duro Massimiliano De Conca, segretario generale della Cgil scuola per la Lombardia e per Lecco. Le lezioni prenderanno il via il 5 settembre per le materne e il 12 per le elementari, medie, superiori e centri di formazione, e già si prospetta una situazione complicata.

«Non abbiamo ancora l’esito delle immissioni in ruolo, però Abbiamo avuto i dati sugli accantonamenti per le immissioni in ruolo di seconda fase. Si tratta di 248 posti, di cui 154 primaria, 64 alle medie e 30 alle superiori - prosegue De Conca -. Questo significa che sicuramente al primo settembre ci saranno 248 supplenze da distribuire più 337 posti in deroga per sostegno, quindi quasi 700 posti sicuri da attribuire a supplenza, con la difficoltà che i 248 potrebbero essere poi coperti dagli aventi diritto al ruolo».

Da tenere conto che si stanno svolgendo ancora alcuni concorsi, con conclusione nei prossimi mesi, e i vincitori verranno nominati sui 248 posti dati inizialmente a supplenti, il tutto nel caos del cambio di docenti in corso d’anno scolastico.

Ma non finisce qui. Mancano pure 25 direttori amministrativi che sono la “mente” che gestisce le scuole, 28 assistenti amministrativi ovvero addetti di segreteria, 26 assistenti tecnici e 120 bidelli. «Sono state bloccate le immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici e così anche la procedura dei facenti funzione», aggiunge il rappresentante Cgil.

Ci sono inoltre 12 scuole senza preside su 42 distribuite in tutta la provincia, ma considerato il ricorso al Tar da parte di alcuni partecipanti al concorso per diventare dirigente scolastico che si è svolto nei mesi scorsi, le lezioni inizieranno con i reggenti, poi a seconda di come si evolverà potrebbero arrivare i nuovi presidi.

Senza guida ci sono tre scuole superiori: il Fiocchi di Lecco, il Viganò di Merate e il Fumagalli di Casatenovo. Tre scuole con numerosi studenti, soprattutto il Fiocchi e il Viganò. Al Fiocchi potrebbe essere nominato come reggente Gianluca Mandanici fino a qualche settimana fa titolare dell’istituto e ora nominato al Setificio di Como. Senza guida pure i comprensivi di Calolziocorte, Casatenovo, Cremeno, Galbiate, Olginate, Robbiate, Valmadrera e Premana. Il comprensivo di Premana, sottodimensionato, sarebbe comunque senza preside titolare, e così il comprensivo di Cremeno che ha come titolare il provveditore Adamo Castelnuovo, chiaramente distaccato all’ufficio scolastico regionale.

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