Scuola: anche a Sondrio il calo incombe sul nuovo anno scolastico

Il conto alla rovescia con l’inizio del nuovo mese è scattato: sono 22.712 gli studenti delle scuole statali della nostra provincia, che si stanno godendo gli ultimi giorni di vacanza prima di ritornare in classe la prossima settimana, giovedì 12 settembre, quando in tutta la Lombardia, come peraltro in altre regioni italiane, suonerà la prima campanella.

I primi a varcare la porta della loro aula sono stati i 2.609 bimbi e bimbe iscritti alla scuola dell’infanzia. Li seguiranno, zaino in spalla tra meno di sette giorni, 7.310 bambini e bambine della scuola primaria, i 4.825 alunni delle medie e i 7.968 delle superiori. Questa la fotografia scattata in base ai dati resi noti dall’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio. Numeri, dai quali, se rapportati a quelli dello scorso anno, mettono in luce l’importante calo demografico con cui il nostro sistema istruzione si trova a fare i conti da tempo. Un’erosione costante e graduale che sembra non arrestarsi.

Tant’è: un anno fa la popolazione scolastica si attestava a quota 22.878 giovani scesi ora a 22.712, con un totale di 166 studenti in meno. Quest’anno. Ma quasi 500 negli ultimi quattro anni. Un fenomeno che evidenzia come il calo delle nascite vada a pensare inevitabilmente sul sistema istruzione, ancor di più in una scuola cosiddetta di montagna, come quella della nostra provincia, che conta sì 31 istituzioni scolastiche con oltre però quasi 200 plessi - 195 per essere precisi secondo il dato di un anno fa dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia (Usr) -, sparsi in diversi angoli della valle.

A cascata, se gli alunni diminuiscono, inevitabilmente aumentano le pluriclassi nella scuola primaria, che sul tappeto di iscritti ne perde. Anche se meno rispetto alla primaria, ma di più della secondaria di primo grado. L’unico ordine e grado che tiene e incrementa di un centinaio gli iscritti è la scuola superiore. Ma andiamo a vedere il dettaglio, confrontando i numeri, che parlano chiaro, tra le due annate Nel 2023-2024 l’infanzia di iscritti ne contava 2.697 passati oggi a 2.609 (-88), mentre la scuola primaria è allo stato attuale quella più in sofferenza parlando di iscritti: sono scesi da 7.426 a 7.310, con quindi 116 alunni in meno. In calo - meno 65 studenti - anche alle medie: un anno fa erano frequentate da 4.890 adolescenti diminuiti a 4.825. Unica a “sopravvivere” è la scuola superiore con 103 iscrizioni in più, da 7.865 a 7.968. Il quadro si fa più critico se di annate se ne prendono in considerazioni di più. Partendo per esempio dal 2021-2022, l’ultimo anno scolastico, del recente passato, in cui la popolazione di alunni era sopra quota 23.000. Per l’esattezza 23.199, carambolati l’anno dopo, nel 2022-2023, a 22.867, perdendone per strada più di 300 (332). Buona la tenuta tra il 2022-2023 e lo scorso anno, con 11 iscritti in più in totale. A calcoli fatti, però, in quattro anni (scolastici si intende) le perdite sono poco meno di 500: più di 120 iscritti in media in meno ogni anno contandone ad oggi - 482 tra i 23.199 e gli attuali 22.712.

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