Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 09 Ottobre 2016
Scritte sul muro del carcere di Sondrio
L’autore è un ex detenuto
La Digos ha dato un nome all’autore delle scritte apparse martedì notte in via Mazzini.
“Non siete soli, Sondrio brucia”, così recitava la scritta in verde lasciata nottetempo da una mano ignota sul muro di cinta della casa circondariale di Sondrio, in via Mazzini. Più che una minaccia al capoluogo, nelle intenzioni dell’autore, quel messaggio vergato in tutta fretta doveva essere una sorta di attestato di solidarietà nei confronti di chi - dietro le sbarre - aveva intrapreso lo sciopero della fame, in segno di protesta per la presunta violazione di alcuni diritti dei detenuti.
Per quella scritta è stato denunciato a piede libero un cittadino di 33 anni che risulta disoccupato e senza nemmeno una fissa dimora. L’uomo, avrebbe alle spalle diversi precedenti penali, e proprio per questo, fino ad un mese fa, era ospite della struttura carceraria cittadina. A lui gli agenti della Digos sono arrivati dopo aver visionato ore e ore di filmati delle telecamere di videosorveglianza pubblica e privata posizionate in alcuni punti strategici della città.
In pochi giorni - i fatti risalgono alla notte del 4 ottobre - gli agenti sono così riusciti a identificare l’autore del danneggiamento aggravato (questo il reato che gli verrà contestato) ora è denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA