Scritte al parco di Valfurva, individuati i responsabili. «Sono turisti»

Ai due ragazzi autori delle scritte più in piccolo, quelle meno volgari, che riportavano frasi d’amore, siamo risaliti e li abbiamo contattati così come abbiamo sentito i loro genitori, mentre siamo ancora sulle tracce degli autori dei vandalismi maggiori. Ma li troveremo, ne sono certo». A dirlo Luca Bellotti, sindaco di Valfurva, che dell’individuazione degli autori dei vandalismi perpetrati ai danni del parco giochi di Genolecia, a Sant’Antonio, ha fatto una specie di mission cui non intende rinunciare. «Le videocamere di sorveglianza hanno ripreso un gruppo di ragazzi che ha bivaccato nel parco e vi ha trascorso la notte, cosa che, comunque, è già di per se vietata, - dice Bellotti -, ma abbiamo il ragionevole dubbio che non siano loro gli autori delle scritte vandaliche. Probabile, nella serata di sabato e nella notte successiva, più persone sono transitate dal nostro parco lordandolo in vari modi. Per cui ora si tratta di capire chi ha fatto che cosa, ma sono sicuro che ci riusciremo».

Al momento, nel giro di poche ore, il sindaco e gli agenti della Polizia locale sono riusciti a risalire a due ragazzi giovanissimi, non del posto, figli di turisti, che hanno ammesso le loro colpe. Ovvero il fatto di aver scritto sui giochi del parco e su alcuni portoni di case dismesse della zona, frasi in piccolo, innocue, inneggianti all’amore.

«Tra l’altro ragazzi educati e perbene, devo dire - ammette il sindaco -, ma del tutto inconsapevoli del fatto che stessero compiendo un atto vietato, un vandalismo. Anche se le frasi scritte non sono volgari, non si fa. Non si lorda la cosa pubblica e neanche la proprietà privata, abbiamo detto loro. Ci hanno risposto che hanno scritto su portoni di case chiuse, dismesse, abbandonate da tempo. Ma cosa cambia? Ho detto loro. Sono case di proprietà privata e non si toccano lo stesso. Ho avuto l’impressione, parlando con questi ragazzi che non percepissero davvero la gravità della cosa. Forse noi, gente di paese, abbiamo un’altra considerazione della cosa pubblica e ancor più della proprietà privata e siamo inclini a rispettarla. Faccio notare che persino i coscritti, a Valfurva, sono stati più volte invitati a non lordare la pubblica via con le scritte e non lo fanno più. Hanno trovato altri modi per festeggiare».

I due ragazzini, sentiti i genitori e col loro pieno accordo, puliranno le parti lordate affiancati dagli agenti della Polizia locale, mentre si continua a cercare gli autori dei misfatti maggiori. «Stiamo lavorando all’individuazione e ci siamo quasi - dice il sindaco -. Devono capire il danno fatto e devono ripararlo. Il parco giochi di Genolecia è forse il più bello e il più grande che abbiamo in Alta Valtellina, per il quale sono stati investiti anche tanti soldi pubblici. É punto di riferimento di tante famiglie del posto e di tanti villeggianti con bimbi piccoli e tale deve rimanere».

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