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Venerdì 04 Gennaio 2013
Scialpinisti ad Aprica
Occhio al filo ghigliottina
«Il mio appello - dice il sindaco - è rivolto agli scialpinisti che decidono di risalire le piste di sera. Prestate molta attenzione durante la salita e optate per il fuoripista o per il sentiero del Tumel per la discesa onde evitare di incappare nella ghigliottina del verricello dei gatti della neve»
Parla il sindaco di Aprica, Carla Cioccarelli, che lancia un invito agli appassionati di questa disciplina che stanno crescendo di anno in anno. Sono numerosi gli scialpinisti che, durante la giornata e di notte, decidono di arrivare in quota con le pelli. Ma se di giorno il passaggio - a patto che sia bordo pista e non crei intralcio o pericolo agli altri sciatori - è consentito, di notte sta diventando pericoloso.
Per questo motivo l'amministrazione comunale, le società degli impianti Sita e Siba, rispettivamente del Palabione e della Magnolta, e gli addetti alla sicurezza sulle piste si sono incontrati per fare il punto della situazione e capire come evitare problemi e rischi agli sportivi, sia agonisti che amatori, e nel contempo garantire lo svolgimento dello scialpinismo, fonte esso stesso di afflusso turistico ad Aprica.
«La legge regionale del 2003 che sancisce la disciplina è lacunosa - spiega il sindaco -. Ad esempio non è chiaro se le piste siano considerate aperte o chiuse di notte né chi debba intervenire in caso di incidenti. I tecnici si sarebbero premurati di fare ulteriori verifiche su questi aspetti, ma il nostro obiettivo non è quello di bloccare lo scialpinismo né di penalizzarlo. Vorremmo che potesse essere praticato in sicurezza e chiediamo agli sciatori di venirci incontro come noi lo stiamo facendo con loro». Queste le direttive che vengono da Comune e impiantisti.
«Per precauzione invitiamo gli sciatori a risalire a bordo pista dopo la chiusura degli impianti di sci - prosegue Cioccarelli -, ma a scendere fuori pista oppure, meglio ancora, si potrebbe sia salire sia scendere per il sentiero del Tumel di recente realizzazione da parte del Cai, che collega il paese con la Magnolta. Il problema è che i gatti delle nevi, per poter preparare la pista, sono legati ad un verricello che è lungo anche un chilometro. Di notte col buio questa corda potrebbe rivelarsi una ghigliottina per gli scialpinisti in discesa».
Trascorse le vacanze di Natale, Comune e impianti si incontreranno nuovamente per valutare la possibilità di stabilire fasce orarie: ad esempio consentire fino a mezzanotte lo scialpinismo e battere le piste o una pista dopo la mezzanotte. Un po' come avviene sulla pista Stelvio di Bormio aperta dalle 17.30 alle 22 alle pelli di foca.
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